07/09/2008 - 
La casa della poesia


E SULLE CASE IL CIELO

2008_09_07_216
dai 7 ai 12 anni

Le parole sono case e, come le case, hanno più piani, dalla cantina al sottotetto. Quando parliamo la lingua di tutti i giorni, è come se rimanessimo al piano terra, sprofondati in poltrona. Comodi, certo, ma alla fine, a stare sempre fermi lì, ci si impigrisce e - diciamocelo - si diventa anche un po' stupidi. Chi fa poesia non teme di andare su e giù, dagli scantinati al tetto, per abitare ogni significato, luminoso e oscuro, alto e basso, delle parole. Giusi Quarenghi ("E sulle case il cielo") ci aiuta a riprendere fiducia nella nostra lingua 'madre', da cui possono nascere sempre nuovi pensieri.

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Italiano
Da quanto tempo l'uomo parla? Ognuno parla a modo suo... Chiara Carminati ha presentato l'evento con una poesia della scrittrice Giusi Quarenghi, che ha poi parlato della sua poesia in generale, soffermandosi sul concetto che «ogni parola è una casa». Ha spiegato al pubblico come una parola abbia la «fisionomia», per l'appunto, di una casa, partendo dalle fondamenta, poi alla porta d'ingresso, alle camere, fino ad arrivare alla soffitta, dove si trovano le parole più belle. Al contrario, nelle cantine, non si trova molto... Verso la fine l'autrice ha proposto ai bambini una specie di gioco: sostituire per un po' una parola con un'altra! Tutti si sono dimostrati molto interessati, infatti sono intervenuti quasi in massa. L'evento si è concluso con una poesia letta sia da Chiara che da Giusi, e con un fragoroso applauso.

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