10/09/2009

LA CINA ALLA CONQUISTA DEL CONTINENTE NERO


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Silenziosa e instancabile, in costante ricerca di petrolio e materie prime per sostenere la propria espansione, Pechino si è lanciata alla conquista dell'Africa con una strategia inedita, non priva di ambiguità, ma capace di costruire strade, ospedali, infrastrutture, mercati: una rinascita postcoloniale, attesa da troppo tempo, che ha spiazzato ed emarginato l'Occidente. Per gli africani è forse l'evento più importante in quarant'anni di indipendenza, mette in discussione il ruolo degli aiuti internazionali, cambia i costumi e i riferimenti culturali, apre un nuovo capitolo della globalizzazione. Serge Michel, corrispondente di "Le Monde" e autore di "Cinafrica", ne parla con l'antropologo Marco Aime, autore di "La macchia della razza".

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Giovedì sera alle 19:00 nella Chiesa di San Maurizio si è parlato di Africa e Cina e di nuovi aspetti della globalizzazione. Marco Aime ha presentato Serge Michel, giornalista di origine svizzera, e il suo libro "Cinafrica. Pechino alla conquista del continente nero", un reportage sulla presenza cinese in Africa. Penetrazione economica, realizzata attraverso l'allestimento di imprese e l'invasione di prodotti a basso prezzo, accompagnata a un'immigrazione, massiccia e per lo più forzata, di operai dalla Cina. Conquista economica ma anche «amorosa», condotta con «spirito pragmatico», portando elettricità e non importando la democrazia. "Cinafrica" non esprime giudizi sui rapporti tra Cina e Africa, ma è piuttosto il tentativo di comprendere la visione che i cinesi hanno dell'Africa attraverso testimonianze raccolte, vincendo reticenze e silenzi nelle fabbriche, ma anche in ristoranti, karaoke e case da gioco. Alla ricerca della verità, secondo il più puro spirito giornalistico.

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