11/09/2009

Margaret Mazzantini con Bruno Quaranta


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Premio Strega nel 2002 per "Non ti muovere", Margaret Mazzantini è una delle più apprezzate narratrici italiane. Attraverso una scrittura ricca e 'fluviale', vissuta come «una specie di gioia violenta, un confronto con qualcosa di ignoto che non si conosce e si deve cercare», i suoi libri ci raccontano di passioni divoranti, di personaggi menomati nel fisico e nell'animo, di circostanze in cui morte e vita vengono quasi a confondersi per generare nuova speranza. L'autrice di "Venuto al mondo" parla dei suoi romanzi con il giornalista Bruno Quaranta.


L'evento 111 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente il suo svolgimento era previsto al Cortile della Cavallerizza. Inoltre non era previsto l'intervento di Predrag Matvejevic, che era presente fra il pubblico.
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Italiano
Commuove e conquista Margaret Mazzantini a piazza Castello. Commuove con la lettura di alcune pagine, scelte in modo casuale, dall'ultimo libro "Venuto al mondo", vincitore del premio Campiello 2009. Una prosa serrata, dirompente, essenziale. Il tema principale è la guerra di Sarajevo e i personaggi si muovono in un contesto di dolore, ma mantengono la loro voglia di vivere. Sono personaggi menomati, come spiega la stessa Mazzantini, perché la menomazione la affascina e la ispira. La menomazione spinge ad uscire per cercare di colmarla e in qualche modo rende unici. Quando non legge, la Mazzantini conquista con la forza della sua personalità. Una persona schietta, diretta, senza fronzoli. Parla della necessità di non sentirsi mai arrivati perché solo sentendosi l'ultima della terra può trovare lo stimolo di gettarsi anima e corpo nella scrittura. Testimonianza di quanto la Mazzantini sia riuscita a conquistare il pubblico è l'intervento di Predrag Matvejevic, scrittore di madre croata e padre russo. Matvejevic, preso il microfono, con una tenerezza infinita ringrazia Margaret per la bella sorpresa: «Ė meraviglioso quando pensi di incontrare uno scrittore e invece incontri un uomo». Grazie Margaret!

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