12/09/2009

VERSO L'INFINITO E OLTRE
. Una passeggiata non troppo aleatoria tra scienza e letteratura


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Ad un anno esatto dalla scomparsa di David Foster Wallace, il ricordo migliore che si può tentare ha la forma di un triangolo di Sierpinski, un frattale che nasce dalla cancellazione selettiva, infinitamente uguale a sé stesso in ogni dettaglio, eppure simbolo di stasi caotica. Usando come base la matematica e come altezza la letteratura, nell'area d'applicazione creativa del linguaggio chiediamo a Leonardo Colombati, autore del romanzo eroicomico "Perceber", e a Roberto Natalini, matematico, se esiste un romanzo scientifico e se la matematica può o deve ricorrere al bagaglio metaforico della letteratura.

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Italiano
L'uomo di scienza Roberto Natalini e lo scrittore Leonardo Colombati si sfidano in una battaglia a colpi di matematica e letteratura. Ad un anno di distanza dalla morte di David Foster Wallace, si discute sullo scrittore e sul suo libro "Tutto, e di più. Storia compatta dell'infinito", una lettura molto particolare, in quanto pare che lo scrittore si sia ispirato al triangolo di Sierpinski per ideare la struttura del suo libro. Molto interessante l'affermazione che dice che la bellezza della scienza sta nella sinteticità, l'esatto contrario nella letteratura. L'evento è coinvolgente soprattutto per gli appassionati di letteratura che vogliono avvicinarsi alla (bellezza della) matematica.

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