13/09/2009

UOMINI E NOCI DI COCCO, VIAGGIATORI NATI


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dagli 8 ai 12 anni

Può una pianta andarsene in giro per il mondo con le proprie gambe? Pare proprio di sì: la noce di cocco sembra fatta apposta per galleggiare in mare, ed è probabilmente in questo modo che si è sparsa per tutto l'Oceano Pacifico. Ma il mais, le patate, i pomodori, le arance, le banane, come hanno fatto a muoversi dall'America o dall'Asia per venire fino all'orto di casa nostra? La colpa è tutta nostra: è l'uomo che ha portato con sé da un continente all'altro centinaia di specie animali e vegetali, prima inconsapevolmente e poi lasciandosi trascinare dall'euforia delle esplorazioni. Il biologo Marco Di Domenico, intervistato da Federico Taddia, ci spiega come alla fine siamo sempre noi la causa di tutti i fenomeni di clandestinità.

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Italiano
Federico Taddia e lo zoologo Marco Di Domenico hanno discusso con i bambini sulla provenienza e sulle origini di molte piante e animali. I bambini hanno partecipato attentamente e fatto domande che Di Domenico ha soddisfatto e approfondito, spiegando che molta della flora e della fauna che conosciamo è «clandestina». Approfondimento "Uomini e noci di cocco - viaggiatori nati" potrebbe essere questa la sintesi del libro di Marco Di Domenico, entomologo specializzato in lotta biologica, animali «clandestini» e piante senza permesso di soggiorno. Come le noci di cocco, ancora racchiuse nel proprio guscio leggero e galleggiante, solcano i mari per mesi prima di approdare su qualche terra dove, una volta germogliate, daranno vita ad altre piante, anche l'uomo, affrontando le insidie dell'oceano a bordo di improbabili zattere, arriva ad insediarsi in tutto il mondo. Oggi accade che molti animali e piante emigrino clandestinamente dal proprio habitat naturale, finendo in Paesi che mai prima d'ora li avevano visti come propri abitanti. E così, attraverso le testimonianze dei bambini, si scopre che in Veneto non è difficile imbattersi in uno sciacallo, che nel Friuli si aggira il cane-procione, unico canide che va in letargo, oppure che nella Pianura Padana albergano ormai da anni nutrie, gamberi killer o zanzare tigri. Un interessante e diverso punto di vista sui cambiamenti del nostro ecosistema, presentato dalla sapiente voce di Federico Taddia.

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