09.09.2010
LETTORE E SCRITTORE. TALENTI A CONFRONTO
2010_09_09_048
«Leggere, se fatto come si deve, è difficile tanto quanto scrivere... Leggere è un'abilità e un'arte. I lettori dovrebbero andare fieri delle loro competenze e non vergognarsi di coltivarle, non fosse altro perché gli scrittori hanno bisogno di loro»: l'autrice-bestseller del romanzo "Denti bianchi", acclamata dalla critica come una delle voci più importanti della narrativa anglofona contemporanea, è nota anche per i suoi articoli e le acute analisi di critica letteraria raccolti per la prima volta in volume. Di "Cambiare idea" - che comprende oltre ad articoli, recensioni, saggi che spaziano dalla letteratura al cinema, dalla politica alla confessione personale - Zadie Smith parla con il 'lettore ambulante' Simonetta Bitasi.
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Il Teatro Ariston si presenta gremito di persone con il libro giallo in mano, e Zadie Smith sale sul palco, accolta dagli applausi dei lettori. Simonetta Bitasi, con la sua ironia, coinvolge pubblico e scrittrice, immergendoli in un confronto tra due talenti sempre in dialogo fra loro: lettore e scrittore. Zadie Smith espone decisa il difetto di chi scrive, ovvero la tendenza a limitare la libertà di chi legge, manipolandone la prospettiva del mondo. Il lettore può diventare quindi l'immagine peculiare dello scrittore: quasi come se quest'ultimo scrivesse il libro che vorrebbe leggere.
Un dialogo tra i due mondi, dove colui che scrive è, e deve essere innanzitutto, un assiduo lettore. «Giocare con i dettagli» significa leggere attentamente e con simpatia, dice la Smith.
Le domande dalla platea colorano l'incontro, che si conclude con una provocazione: «Perché, secondo voi, noi lettori siamo qui per incontrare gli scrittori?». Zadie sorride: «Non lo so!». Tuttavia sostiene che la migliore visione di chi scrive sta nei suoi libri, non nel suo incontro. E Festivaletteratura offre entrambe le prospettive!
Un dialogo tra i due mondi, dove colui che scrive è, e deve essere innanzitutto, un assiduo lettore. «Giocare con i dettagli» significa leggere attentamente e con simpatia, dice la Smith.
Le domande dalla platea colorano l'incontro, che si conclude con una provocazione: «Perché, secondo voi, noi lettori siamo qui per incontrare gli scrittori?». Zadie sorride: «Non lo so!». Tuttavia sostiene che la migliore visione di chi scrive sta nei suoi libri, non nel suo incontro. E Festivaletteratura offre entrambe le prospettive!