10.09.2010 - Retrospettiva Amos Oz

RETROSPETTIVA AMOS OZ

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3. Storie del villaggio

«Era così bello cantare tutt'insieme in cerchio in quella notte tempestosa di pioggia, ripescando vecchie canzoni di un tempo in cui tutto era chiaro a tutti»: il villaggio ("Scene dalla vita di un villaggio") è il microcosmo della Storia, è l'incrocio di tanti destini che insieme definiscono l'umanità intera. Lo scrittore israeliano riflette sul senso di comunità, sul kibbuz e la sua nascita con Lorenzo Pavolini, giornalista e scrittore.

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Italiano
L'incontro di Pavolini con lo scrittore israeliano Amos Oz, terza puntata della retrospettiva a lui dedicata, a dispetto del tema anticipato dal titolo "Storie del villaggio", finisce per riguardare il sogno, la curiosità, il compromesso ed il senso di colpa, e per analizzare a fondo brani tratti da "Scene dalla vita di un villaggio", il suo ultimo lavoro, e da opere precedenti come "D'un tratto nel folto del bosco", fiaba per adulti dall'incredibile potenza. Oz ripercorre con Pavolini tratti significativi delle sue creazioni, spiega come tutto nel libro sia intrecciato, come storie e personaggi ricorrano e assumano a seconda della vicenda un ruolo marginale o di primo piano, nonostante il protagonista resti, per ammissione dello stesso Oz, il villaggio inesistente ma verosimile di Tel Ilan. Nel corso dell'incontro si parla anche di compromesso, che per Oz non equivale a debolezza ed opportunismo, ma alla vita, e di rispetto verso l'altro, conseguenza necessaria della curiosità che sarebbe sempre salutare provare come arma contro il fanatismo.

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