10/09/2010
Mauro Corona con Antonio Franchini
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Secondo Claudio Magris, Mauro Corona è uno «scrittore scarno e asciutto, e insieme magico nell'essenzialità con cui narra storie fiabesche e insieme di brusca, elementare realtà. I suoi racconti hanno l'autorità della favola, in cui il meraviglioso si impone con assoluta semplicità, con l'evidenza del quotidiano». Dal suo esordio con "Il volo della martora" fino ai più recenti "Il canto delle manère" e "Torneranno le quattro stagioni", Corona ha raccontato del suo amore per la natura, della comunione profonda con le creature dei boschi, del sentimento estremo della libertà e della solitudine. Lo incontra lo scrittore Antonio Franchini.
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Italiano
Mauro Corona, ospite a Festivaletteratura, venerdì 10 settembre alle ore 15.45 presso il Palazzo di San Sebastiano, ha regalato al pubblico un incontro davvero particolare; infatti la prima cosa che ha chiesto quando è arrivato sul luogo dell'evento è stata una birra!
La spontaneità con cui ha chiesto la bevanda ha fatto sorridere i partecipanti; subito il famoso alpinista ha voluto sottolineare come non voglia nascondere il suo gusto per gli alcolici perché lo riterrebbe un comportamento incoerente. Questo avvenimento, anche se può sembrare insignificante, è metafora della vera essenza di questo scrittore; infatti Corona è l'immagine vera e propria della spontaneità; lo si avverte dai suoi libri, dalle sculture ma prima di tutto dalle sue parole; quest'uomo ha infatti la capacità di comunicare con una schiettezza invidiabile, tanto che per tutta la durata dell'incontro il pubblico non ha smesso un attimo di sorridere.
L'autore ha parlato del valore della scrittura, giungendo alla conclusione che questa non è altro che uno strumento per salvarsi dall'oblio, così come anche la pittura, la scultura, le canzoni e tutte le altre forme d'arte.
Al momento di concludere tutti erano molto dispiaciuti: sia l'autore che il pubblico si erano infatti divertiti moltissimo. Così l'evento è stato prolungato per circa una mezz'ora: questa è stata una di quelle occasioni che fanno accorgere dell'importanza che riveste Festivaletteratura, che ogni anno ci dà la possibilità di incontrare personaggi fantastici!
La spontaneità con cui ha chiesto la bevanda ha fatto sorridere i partecipanti; subito il famoso alpinista ha voluto sottolineare come non voglia nascondere il suo gusto per gli alcolici perché lo riterrebbe un comportamento incoerente. Questo avvenimento, anche se può sembrare insignificante, è metafora della vera essenza di questo scrittore; infatti Corona è l'immagine vera e propria della spontaneità; lo si avverte dai suoi libri, dalle sculture ma prima di tutto dalle sue parole; quest'uomo ha infatti la capacità di comunicare con una schiettezza invidiabile, tanto che per tutta la durata dell'incontro il pubblico non ha smesso un attimo di sorridere.
L'autore ha parlato del valore della scrittura, giungendo alla conclusione che questa non è altro che uno strumento per salvarsi dall'oblio, così come anche la pittura, la scultura, le canzoni e tutte le altre forme d'arte.
Al momento di concludere tutti erano molto dispiaciuti: sia l'autore che il pubblico si erano infatti divertiti moltissimo. Così l'evento è stato prolungato per circa una mezz'ora: questa è stata una di quelle occasioni che fanno accorgere dell'importanza che riveste Festivaletteratura, che ogni anno ci dà la possibilità di incontrare personaggi fantastici!