11/09/2010
GENTE PRIGIONIERA
2010_09_11_167
dai 13 ai 16 anni
Le poche cose che sappiamo del carcere sono quelle che vediamo da fuori: le mura alte, le sbarre, forse le guardie. Sappiamo che dentro ci sono quelli che chiamiamo «delinquenti», anche se non sappiamo bene chi sono e come stanno, là dentro. Lucia Castellano è direttrice del carcere di Bollate, considerato da molti un carcere modello. Insieme a Patrizio Gonnella e Susanna Marietti (autori di "Il carcere spiegato ai ragazzi"), la Castellano prova a raccontare, in modo semplice ma senza omissioni, come funziona una prigione e come vivono le persone che ci sono dentro.
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Italiano
Come si fa a spiegare a dei ragazzi come funzionano le complesse maglie di un carcere o convincerli che «quelli» dietro all'alto muro di cinta sorvegliato da sentinelle sono comunque persone che hanno bisogno di un'altra possibilità?
Ci provano Lucia Castellano direttrice del carcere di Bollate, Susanna Marietti e Patrizio Gonnella autori del libro "Carcere spiegato ai ragazzi" nella cappella di palazzo del Mago alle 18.30.
Prima di tutto spiegano che l'associazione "Antigone", di cui fanno parte, ha il compito di controllare che i diritti dei condannati siano rispettati, ma questo succede raramente: la maggior parte dei direttori delle prigioni preferiscono non crearsi dei problemi limitando la libertà dei detenuti per evitare risse ed evasioni.
Ormai non si più pensare che le carceri siano piene di efferati criminali: i crimini gravi come gli omicidi sono in calo in Italia, mentre aumentano i reati dettati dalla disperazione.
Questi piccoli criminali dovrebbero avere la possibilità, come da costituzione, di reintegrarsi nella società tramite corsi, lavori, studi, che si dovrebbero effettuare per legge dentro la prigione, in modo che alla scarcerazione possano cominciare a condurre una vita onesta.
Poche carceri però danno realmente queste possibilità, i reati continuano ad aumentare e le prigioni ad essere sempre più affollate.
Ci provano Lucia Castellano direttrice del carcere di Bollate, Susanna Marietti e Patrizio Gonnella autori del libro "Carcere spiegato ai ragazzi" nella cappella di palazzo del Mago alle 18.30.
Prima di tutto spiegano che l'associazione "Antigone", di cui fanno parte, ha il compito di controllare che i diritti dei condannati siano rispettati, ma questo succede raramente: la maggior parte dei direttori delle prigioni preferiscono non crearsi dei problemi limitando la libertà dei detenuti per evitare risse ed evasioni.
Ormai non si più pensare che le carceri siano piene di efferati criminali: i crimini gravi come gli omicidi sono in calo in Italia, mentre aumentano i reati dettati dalla disperazione.
Questi piccoli criminali dovrebbero avere la possibilità, come da costituzione, di reintegrarsi nella società tramite corsi, lavori, studi, che si dovrebbero effettuare per legge dentro la prigione, in modo che alla scarcerazione possano cominciare a condurre una vita onesta.
Poche carceri però danno realmente queste possibilità, i reati continuano ad aumentare e le prigioni ad essere sempre più affollate.