12/09/2010
Jabbour Douaihy con Elisabetta Bartuli
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«Si direbbe che, da un certo punto di vista, il problema che si è posto al romanziere libanese nell'ultimo quarto del secolo appena trascorso non sia stato come dire la guerra ma piuttosto come non farlo». In un paese da decenni dilaniato dagli scontri intestini, il conflitto è diventato uno «stile di vita» che entra in ogni espressione di scrittura, a dispetto della stessa volontà degli autori. Jabbour Douaihy, traduttore e professore di Letteratura francese all'Università Libanese di Tripoli, nei suoi libri cerca di risalire alle lotte familiari che hanno preceduto quelle più ideologicamente orientate e che sono la chiave per comprendere la storia più recente del Paese dei cedri. Incontra l'autore di "Pioggia di giugno" Elisabetta Bartuli, esperta di letteratura araba.
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