12/09/2010

Natsuo Kirino con Antonietta Pastore

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Rigide consuetudini e alienazione post-moderna: esiste una dicotomia che descriva con più efficacia l'entropia e lo spaesamento di un'intera società? A giudicare dai romanzi di Natsuo Kirino, sembra proprio di no. In opere come "Grotesque" e "Real World", popolate di giovani prostitute e svogliate teenagers costrette a fare i conti con delitti conturbanti, l'autrice ha sondato attraverso i registri del thriller il travaglio epocale del Sol Levante. Con "Joshinki", la Kirino si è aggiudicata il Murasaki Shikibu Literary Award. La incontra Antonietta Pastore, autrice di "Leggero il passo sul tatami".


L'evento 196 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente il suo svolgimento era previsto presso il Conservatorio di Musica "Campiani".
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Vincitrice del Murasaki Shiribu Literary Award, domenica 12 Settembre Festivaletteratura presenta Natsuo Kirino. La incontra Antonietta Pastore, autrice del libro "Leggero il passo sul tatami".
La scrittrice giapponese, racconta con il thriller la società del Sol Levante, oggi più che mai spaesata e alienata nell'epoca post-moderna. In "Grotesque" ho raccontato la storia di una donna che lavora in azienda di giorno e di notte si prostituisce per cercare con violenza la sua libertà, ribellandosi in qualche modo all'uomo.
In realtà prostituzione è sinonimo di autodistruzione. La Kirino ci ha parlato dei numerosi abusi su minori che con internet sono aumentati a dismisura.
«Da noi ci sono le Talk Lady, ragazze di sedici anni che sono pagate per relazionarsi con quarantenni».
Natsuo Kirino, molto pacata al Chiostro del Museo Diocesano di Festivaletteratura, ha analizzato i problemi degli adolescenti e di una categoria di uomo giapponese, occupato nel lavoro e disinteressato nell'instaurare vite di coppia.

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