08/09/2011

IL PRIMO SCIENZIATO E L'ULTIMO. Dalla terra sospesa alla gravità quantistica

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Anassimandro da Mileto fu il primo pensatore a noi noto ad ipotizzare che la Terra levitasse nel nulla, compiendo un rivoluzionario cambiamento di paradigma e dando origine al pensiero scientifico. Un simile ribaltamento serve oggi per spingerci a risolvere uno dei quesiti fondamentali, e forse 'ultimi', della fisica moderna: come si coniuga la Gravità, che regola il comportamento dei gravi e dell'Universo su larga scala, con la meccanica dei quanti subatomici? Ci stiamo avvicinando alla «fine della scienza», come profetizzato da Feynman? Il fisico Carlo Rovelli ci racconta cose tanto lontane nel tempo, ma tanto vicine nel metodo: la sua personale impresa scientifica di quantizzazione della Relatività Generale, ed il pensiero critico ed antiautoritario di Anassimandro.
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Italiano
Il fisico Carlo Rovelli spiega la figura di Anassimandro da Mileto. Siamo nella Grecia del VI secolo a.C., Mileto è una città in fermento dove confluiscono diverse culture; proprio da qui Anassimandro partorisce un'idea rivoluzionaria per l'epoca: la Terra non ha sostegni di nessun tipo, ma fluttua nel nulla. Questo pensiero sovvertiva l'ordine del mondo per come lo si conosceva.
Rovelli lo definisce il primo e vero proprio scienziato; coraggioso in quanto dà spiegazioni di fenomeni naturali al di fuori del mondo mitico-religioso e mette in discussione anche il pensiero del suo maestro Talete. La messa in discussione, i dubbi, lo scambio di idee sono per Rovelli la vera base della conoscenza.
La sfida di Anassimandro è insomma ancora aperta al nostro tempo contro facili certezze.

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