100000 presenze 386 eventi
« A Mantova c'è una piazza Dante, e anche qualche statua di Virgilio, nato nei paraggi, che come risaputo racconta a Dante tutto quello che c'è da sapere sull'Inferno. Dunque Mantova è il posto giusto per quattro chiacchiere letterarie. Torrida, animata, aggregante, appassionatamente frequentata, seria. Se vi si aggirano celebrità venute a pubblicizzare libri che non hanno scritto - o peggio, che hanno scritto - sono ben nascoste». H. Jacobson, "The Independent", 17/09/2011
Nel 2011 ricorre il centocinquantesimo anniversario dell'unità d'Italia e il Festival riscopre la centralità di Mantova nell'epopea del Risorgimento. Per quattro giorni, nelle Carceri del Castello di San Giorgio, un gruppo di lettura guidato da Luca Scarlini riporta in vita le vicende dei martiri di Belfiore attraverso le pagine del "Confortatorio" di Monsignor Luigi Martini; e sempre nel Castello, in una full immersion di due giorni, Giancarlo De Cataldo racconta la rocambolesca fuga del patriota-terrorista Felice Orsini dalla più famigerata delle prigioni austriache. La celebrazione della storia nazionale passa anche per la musica popolare, con la banda della città di Mantova che accompagna le letture di Massimo Gramellini al Teatro Sociale. Una riflessione a tutto campo sull'identità italiana gioca invece un ruolo chiave nell'evento di Valerio Massimo Manfredi, nell'incontro sulla costituzione repubblicana con Michele Ainis, nei confronti tra Domenico De Masi ed Enrico Bertolino e tra Ernesto Galli della Loggia e Aldo Schiavone.
Ma è soprattutto la storia dell'educazione e del sistema scolastico italiano a rivitalizzare un senso di appartenenza e a coinvolgere attivamente gli spettatori del festival: con i "Quaderni di scuola" prende il via la raccolta dei componimenti di intere generazioni di alunni della scuola primaria dall'Ottocento a oggi. Questi preziosi materiali, spesso trascurati dalla storiografia ufficiale, vanno a comporre nella cinque giorni letteraria un grande affresco di storia sociale disponibile per la prima volta su supporto digitale. A corredo della libera consultazione dei quaderni, gli incontri coordinati da Juri Meda vedono poi intervenire linguisti e storici dell'educazione a parlare del ruolo della scuola nel processo di unificazione nazionale.
Dalle rivoluzioni e dalle trasformazioni del passato all'attualità il salto è comunque breve. In un anno di profondi stravolgimenti nella politica internazionale, Festivaletteratura dà ampio spazio alla Primavera araba e ai suoi protagonisti. Blogger e giornalisti come il giovane attivista egiziano Wael Abbas e il direttore di Al Jazeera Mostefa Souag, intellettuali e scrittori del calibro di 'Ala Al Aswani e Tahar Lamri, raccontano il crollo dei regimi autoritari del Nord Africa, il ruolo vincente dei Social Media e delle nuove tecnologie di comunicazione nelle lotte di piazza, la difficile via della democrazia. Ad arricchire il focus, con il progetto multimediale "Voci del Mondo arabo", l'archivio del festival mette a disposizione del pubblico le registrazioni degli incontri che, dal 1997 al 2010, hanno visto intervenire a Mantova i protagonisti della cultura e della letteratura araba, consolidando la propria capacità di valorizzare i materiali raccolti dalla prima edizione della manifestazione a oggi.
Altrettanto rivoluzionaria l'attenzione verso l'ambiente, che rafforza l'impellenza di una nuova etica della responsabilità negli incontri del ciclo "consapevolezza verde". Scienziati, giornalisti e climatologi come Luca Mercalli, Antonio Navarra, Leo Hickman, Carl Safina e Andrea Segrè non si limitano ad analizzare lo stato di salute del pianeta, ma indicano una via d'uscita dal collasso ambientale attraverso comportamenti quotidiani e, parimenti, attraverso precise scelte politiche da attuare su scala globale. Alla riduzione degli sprechi alimentari e a un virtuoso connubio tra cucina e letteratura sono invece dedicati gli eventi de "l'appetito vien leggendo", organizzati in collaborazione con Slow Food.
Accanto a importanti new entry nella narrativa internazionale ( tra i tanti, sono per la prima volta al festival Robert Harris, Christopher Moore, Salvatore Scibona, Pablo d'Ors, Helen Humphreys, Hisham Matar, Ricardo Menédez-Salmon, Alain Mabanckou, Robert J. Ellory, Donato Ndongo, Dragan Velikić e Varujan Vosganian), ai ritorni di Howard Jacobson, Marcela Serrano e Björn Larsson, alle novità assolute delle "temporary stories" e del "translation slam" e alla retrospettiva ragazzi dedicata allo scrittore Roberto Piumini, la quindicesima edizione è altresì segnata da divertenti spettacoli per le vie della città, con le performance estemporanee di Alessandro Bergonzoni dalle finestre del centro storico e con gli itinerari a caccia di osterie e scrittori a cura di Stefano Scansani. E se Peppe Servillo celebra il Clan di Adriano Celentano e il suo influsso sulla canzone italiana in un concerto al Bibiena, a Bob Dylan e alla storia del rock americano guardano le esibizioni della cantautrice folk Carolyn Hester e le parole del prestigioso critico musicale Greil Marcus.
Libri e biblioteche si impongono infine al centro dell'attenzione nel ritorno delle "letture vintage", con la riscoperta dei romanzi di Jovine, Bacchelli e della Serao, e nell'installazione di un'onirica "Biblioteca di Fantascienza" nei sotterranei di Palazzo San Carlo, che tra fumi, presenze aliene e testi introvabili, rende omaggio al genere letterario che più di ogni altro ha inciso sugli immaginari contemporanei. Grazie al coordinamento dello scrittore-bibliotecario Tullio Avoledo, alla partecipazione di autori e critici letterari legati fantascienza (Giuseppe Lippi, Pierdomenico Baccalario, Giorgio Faletti e Dmitry Glukhovsky) e alla collaborazione dei sistemi bibliotecari della città e della provincia di Mantova, oltre 1500 volumi di cronache extraterrestri ravvivano in grandi e piccini la nostalgia dello spazio e dei suoi regni.
Nel 2011 ricorre il centocinquantesimo anniversario dell'unità d'Italia e il Festival riscopre la centralità di Mantova nell'epopea del Risorgimento. Per quattro giorni, nelle Carceri del Castello di San Giorgio, un gruppo di lettura guidato da Luca Scarlini riporta in vita le vicende dei martiri di Belfiore attraverso le pagine del "Confortatorio" di Monsignor Luigi Martini; e sempre nel Castello, in una full immersion di due giorni, Giancarlo De Cataldo racconta la rocambolesca fuga del patriota-terrorista Felice Orsini dalla più famigerata delle prigioni austriache. La celebrazione della storia nazionale passa anche per la musica popolare, con la banda della città di Mantova che accompagna le letture di Massimo Gramellini al Teatro Sociale. Una riflessione a tutto campo sull'identità italiana gioca invece un ruolo chiave nell'evento di Valerio Massimo Manfredi, nell'incontro sulla costituzione repubblicana con Michele Ainis, nei confronti tra Domenico De Masi ed Enrico Bertolino e tra Ernesto Galli della Loggia e Aldo Schiavone.
Ma è soprattutto la storia dell'educazione e del sistema scolastico italiano a rivitalizzare un senso di appartenenza e a coinvolgere attivamente gli spettatori del festival: con i "Quaderni di scuola" prende il via la raccolta dei componimenti di intere generazioni di alunni della scuola primaria dall'Ottocento a oggi. Questi preziosi materiali, spesso trascurati dalla storiografia ufficiale, vanno a comporre nella cinque giorni letteraria un grande affresco di storia sociale disponibile per la prima volta su supporto digitale. A corredo della libera consultazione dei quaderni, gli incontri coordinati da Juri Meda vedono poi intervenire linguisti e storici dell'educazione a parlare del ruolo della scuola nel processo di unificazione nazionale.
Dalle rivoluzioni e dalle trasformazioni del passato all'attualità il salto è comunque breve. In un anno di profondi stravolgimenti nella politica internazionale, Festivaletteratura dà ampio spazio alla Primavera araba e ai suoi protagonisti. Blogger e giornalisti come il giovane attivista egiziano Wael Abbas e il direttore di Al Jazeera Mostefa Souag, intellettuali e scrittori del calibro di 'Ala Al Aswani e Tahar Lamri, raccontano il crollo dei regimi autoritari del Nord Africa, il ruolo vincente dei Social Media e delle nuove tecnologie di comunicazione nelle lotte di piazza, la difficile via della democrazia. Ad arricchire il focus, con il progetto multimediale "Voci del Mondo arabo", l'archivio del festival mette a disposizione del pubblico le registrazioni degli incontri che, dal 1997 al 2010, hanno visto intervenire a Mantova i protagonisti della cultura e della letteratura araba, consolidando la propria capacità di valorizzare i materiali raccolti dalla prima edizione della manifestazione a oggi.
Altrettanto rivoluzionaria l'attenzione verso l'ambiente, che rafforza l'impellenza di una nuova etica della responsabilità negli incontri del ciclo "consapevolezza verde". Scienziati, giornalisti e climatologi come Luca Mercalli, Antonio Navarra, Leo Hickman, Carl Safina e Andrea Segrè non si limitano ad analizzare lo stato di salute del pianeta, ma indicano una via d'uscita dal collasso ambientale attraverso comportamenti quotidiani e, parimenti, attraverso precise scelte politiche da attuare su scala globale. Alla riduzione degli sprechi alimentari e a un virtuoso connubio tra cucina e letteratura sono invece dedicati gli eventi de "l'appetito vien leggendo", organizzati in collaborazione con Slow Food.
Accanto a importanti new entry nella narrativa internazionale ( tra i tanti, sono per la prima volta al festival Robert Harris, Christopher Moore, Salvatore Scibona, Pablo d'Ors, Helen Humphreys, Hisham Matar, Ricardo Menédez-Salmon, Alain Mabanckou, Robert J. Ellory, Donato Ndongo, Dragan Velikić e Varujan Vosganian), ai ritorni di Howard Jacobson, Marcela Serrano e Björn Larsson, alle novità assolute delle "temporary stories" e del "translation slam" e alla retrospettiva ragazzi dedicata allo scrittore Roberto Piumini, la quindicesima edizione è altresì segnata da divertenti spettacoli per le vie della città, con le performance estemporanee di Alessandro Bergonzoni dalle finestre del centro storico e con gli itinerari a caccia di osterie e scrittori a cura di Stefano Scansani. E se Peppe Servillo celebra il Clan di Adriano Celentano e il suo influsso sulla canzone italiana in un concerto al Bibiena, a Bob Dylan e alla storia del rock americano guardano le esibizioni della cantautrice folk Carolyn Hester e le parole del prestigioso critico musicale Greil Marcus.
Libri e biblioteche si impongono infine al centro dell'attenzione nel ritorno delle "letture vintage", con la riscoperta dei romanzi di Jovine, Bacchelli e della Serao, e nell'installazione di un'onirica "Biblioteca di Fantascienza" nei sotterranei di Palazzo San Carlo, che tra fumi, presenze aliene e testi introvabili, rende omaggio al genere letterario che più di ogni altro ha inciso sugli immaginari contemporanei. Grazie al coordinamento dello scrittore-bibliotecario Tullio Avoledo, alla partecipazione di autori e critici letterari legati fantascienza (Giuseppe Lippi, Pierdomenico Baccalario, Giorgio Faletti e Dmitry Glukhovsky) e alla collaborazione dei sistemi bibliotecari della città e della provincia di Mantova, oltre 1500 volumi di cronache extraterrestri ravvivano in grandi e piccini la nostalgia dello spazio e dei suoi regni.
In sintesi il Festival si è articolato in 314 eventi a pagamento a cui si sono aggiunti 72 eventi ad ingresso gratuito; nella totalità sono stati così suddivisi:
202 incontri con/su autori;
12 spettacoli teatrali/musicali;
83 incontri, spettacoli, laboratori dedicati ai bambini/ragazzi;
19 proiezioni del ciclo Pagine Nascoste;
40 Intermezzi;
23 Tracce;
4 Blurandevù;
3 Scritture giovani.
Il Festival ha visto la partecipazione di oltre 400 tra scrittori, artisti, autori, relatori e conduttori degli incontri.
202 incontri con/su autori;
12 spettacoli teatrali/musicali;
83 incontri, spettacoli, laboratori dedicati ai bambini/ragazzi;
19 proiezioni del ciclo Pagine Nascoste;
40 Intermezzi;
23 Tracce;
4 Blurandevù;
3 Scritture giovani.
Il Festival ha visto la partecipazione di oltre 400 tra scrittori, artisti, autori, relatori e conduttori degli incontri.
Biglietti staccati: 64.000
Stima dei presenti su eventi gratuiti: 40.000
Pass autorità, ospiti, giornalisti: 2.000
Visite del sito www.festivaletteratura.it tra luglio e metà settembre: più di 160.000
Brochure programmi: 110.000 (+ 110.000 mappe)
Manifesti e locandine: 7.000
Pubblicazione Cento Autori: 14.000
Cartoline: 17.000
Scritture giovani: 3.000
Sono stati accreditati oltre 100 rappresentanti delle 76 case editrici presenti al festival:
66tha2nd, Adelphi, Aisara, Archinto, Astoria, Baldini Castoldi, Barbera, Bollati Boringhieri, Bompiani, Bruno Mondatori, Cargo, Corraini, Chiarelettere, Coconino Press, Donzelli, Editori Riuniti, Editoriale Scienza, Edizioni Ambiente, E. Elle, Einaudi, Electa, Eleuthera, Elliot, E/O, Fandango, Fazi, Feltrinelli, Gallucci, Garzanti, Giano, Giuliano, Giunti, Goreé, Guanda, Il Maestrale, Instar, Iperborea, Isbn, Keller, Kellerman, La Giuntina, Lapis, Laterza, L'Ippocampo, Longanesi, Marcos y Marcos, Marco Tropea, Marinotti Editore, Marsilio, Meridiano Zero, Minimum Fax, Mondatori, Morcelliana, Il Mulino, Multiplayer, Neri Pozza, Nottetempo, Nutrimenti, Odoya, Piemme, Playground, Ponte Alle Grazie, Quodlibet, Rizzoli, Il Saggiatore, Salani, San Paolo, Sellerio, Sinnos, Slow Food Editore, Sperling & Kupfer, Tartaruga, Transeuropea, Tre Lune, Tunué, Voland, Zandonai.
Sono stati accreditati :
. 134 giornalisti stampa (quotidiani, periodici, siti, agenzie stampa);
. 36 giornalisti televisivi;
. 28 operatori tv;
. 37 giornalisti radio;
. 24 fotografi.
Gli articoli apparsi sulla stampa nazionale e locale da gennaio a oggi sono stati più 1480 (Fonte: Eco della Stampa)
I passaggi radiofonici e televisivi nazionali organizzati dal nostro ufficio stampa, dal 1 settembre al 15 settembre, sono stati 59, a queste cifre si aggiungeranno i passaggi televisivi e radiofonici locali e i servizi girati dalle televisioni satellitari esclusi dalla rilevazione Eco Video.
L'Organizzazione del Festival è assicurata dal lavoro volontario, non remunerato, dei seguenti organismi:
Comitato Organizzatore di Festivaletteratura: 8 persone
Associazione Filofestival: 3350 soci dei quali circa il 45% residenti in altre province; il Consiglio Direttivo è composto da 5 membri.
Il lavoro organizzativo si articola in:
Segreteria: 8 persone più due volontari del Programma Gioventù della Commissione Europea per tutto il periodo dell'anno; 15 persone nel periodo da giugno a ferragosto; 40 persone fine agosto/periodo festival;
Box-office, informazioni, trasporto e accompagnamento autori, organizzazione eventi, controllo biglietti, vendita libri, accrediti, servizi vari: 700 volontari dell'Associazione Filofestival
Ufficio Stampa: 5 professionisti e novanta volontari nella redazione web durante il periodo del Festival
Stima dei presenti su eventi gratuiti: 40.000
Pass autorità, ospiti, giornalisti: 2.000
Visite del sito www.festivaletteratura.it tra luglio e metà settembre: più di 160.000
Brochure programmi: 110.000 (+ 110.000 mappe)
Manifesti e locandine: 7.000
Pubblicazione Cento Autori: 14.000
Cartoline: 17.000
Scritture giovani: 3.000
Sono stati accreditati oltre 100 rappresentanti delle 76 case editrici presenti al festival:
66tha2nd, Adelphi, Aisara, Archinto, Astoria, Baldini Castoldi, Barbera, Bollati Boringhieri, Bompiani, Bruno Mondatori, Cargo, Corraini, Chiarelettere, Coconino Press, Donzelli, Editori Riuniti, Editoriale Scienza, Edizioni Ambiente, E. Elle, Einaudi, Electa, Eleuthera, Elliot, E/O, Fandango, Fazi, Feltrinelli, Gallucci, Garzanti, Giano, Giuliano, Giunti, Goreé, Guanda, Il Maestrale, Instar, Iperborea, Isbn, Keller, Kellerman, La Giuntina, Lapis, Laterza, L'Ippocampo, Longanesi, Marcos y Marcos, Marco Tropea, Marinotti Editore, Marsilio, Meridiano Zero, Minimum Fax, Mondatori, Morcelliana, Il Mulino, Multiplayer, Neri Pozza, Nottetempo, Nutrimenti, Odoya, Piemme, Playground, Ponte Alle Grazie, Quodlibet, Rizzoli, Il Saggiatore, Salani, San Paolo, Sellerio, Sinnos, Slow Food Editore, Sperling & Kupfer, Tartaruga, Transeuropea, Tre Lune, Tunué, Voland, Zandonai.
Sono stati accreditati :
. 134 giornalisti stampa (quotidiani, periodici, siti, agenzie stampa);
. 36 giornalisti televisivi;
. 28 operatori tv;
. 37 giornalisti radio;
. 24 fotografi.
Gli articoli apparsi sulla stampa nazionale e locale da gennaio a oggi sono stati più 1480 (Fonte: Eco della Stampa)
I passaggi radiofonici e televisivi nazionali organizzati dal nostro ufficio stampa, dal 1 settembre al 15 settembre, sono stati 59, a queste cifre si aggiungeranno i passaggi televisivi e radiofonici locali e i servizi girati dalle televisioni satellitari esclusi dalla rilevazione Eco Video.
L'Organizzazione del Festival è assicurata dal lavoro volontario, non remunerato, dei seguenti organismi:
Comitato Organizzatore di Festivaletteratura: 8 persone
Associazione Filofestival: 3350 soci dei quali circa il 45% residenti in altre province; il Consiglio Direttivo è composto da 5 membri.
Il lavoro organizzativo si articola in:
Segreteria: 8 persone più due volontari del Programma Gioventù della Commissione Europea per tutto il periodo dell'anno; 15 persone nel periodo da giugno a ferragosto; 40 persone fine agosto/periodo festival;
Box-office, informazioni, trasporto e accompagnamento autori, organizzazione eventi, controllo biglietti, vendita libri, accrediti, servizi vari: 700 volontari dell'Associazione Filofestival
Ufficio Stampa: 5 professionisti e novanta volontari nella redazione web durante il periodo del Festival