10/09/2011

CREPAPELLE. Rire comme un bossu

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"Crepapelle" è il racconto dell'innamoramento di Maria Cassi per due città, Parigi e la sua città natale. L'incontro con i luoghi, l'incontro con le persone, con gli odori, i colori, le piccole grandi follie quotidiane di chi vi abita. La sua maschera si presta ad interpretazioni di anziane clochard e di donne bellissime, di anziani uomini e di autisti di autobus, bambini e commesse. Il canto, i gramelot, le vicende comiche imperanti per tutto lo spettacolo, interrotto da piccole ma importantissime sonorità drammatiche, si fondono in un finale spettacolare per luci ed effetti scenici, toccando il tasto dell'erotismo, portandolo inaspettatamente sul piano dell'amore allegro e divertito, felice e divertente.
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Italiano
Ieri sera l'attrice fiesolana Maria Cassi ha divertito e stupito il pubblico del Teatro Ariston con la sua eccezionale espressività e la sua comicità vivace.
Lo spettacolo "Crepapelle (Rire comme un bossu)", ideato da lei stessa e da Lucio Diana, narra dell'innamoramento dell'attrice per due città: Parigi e Firenze. Maria Cassi ha confrontato con un'ironia mai offensiva e con passione le piccole manie, i vizi e i pregi di queste due uniche e affascinanti città. La rappresentazione si è sviluppata come un grande monologo comico, spezzato in diversi ricordi, aneddoti e riflessioni e intervallato da brevi momenti dalle sonorità più cupe.

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