06/09/2012
FRANCESCO, GLI ALTRI E LE ALTRE
2012_09_06_037
Durante la quinta crociata, voluta e propagandata dalla Chiesa, Francesco non fece un semplice viaggio per incontrare il Sultano; volle andare a vivere per molti mesi fra i musulmani, chiedendo ai suoi frati di fare altrettanto, affinché gli abitanti dell'Egitto conoscessero i cristiani non come portatori di violenza e di morte, ma come portatori di pace alla luce del Vangelo. Secondo Chiara Frugoni, autrice di "Storia di Chiara e Francesco", Francesco mostrò un atteggiamento dissonante non solo verso gli 'altri', ma anche verso le 'altre', cioè verso le donne di cui ebbe la massima stima. Con i compagni, con Chiara e con le consorelle attuò, anche se per una breve stagione, una straordinaria e nuova forma di vita cristiana, profondamente radicata nella società del suo tempo.
L'evento 037 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma.
Originariamente il suo svolgimento era previsto per le ore 16:00.
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Originariamente il suo svolgimento era previsto per le ore 16:00.
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Italiano
Chiara Frugoni, medievalista e autrice di numerosi saggi su San Francesco, ha presentato oggi la figura di uno fra i più importanti patroni d'Italia.
Dal titolo "Francesco, gli altri e le altre" è nato un incontro che può valere ancora oggi: il sentimento di distacco rispetto agli 'altri', alle persone sentite diverse rispetto ad un noi collettivo. Quello che è per noi, oggi, l'immigrato extracomunitario può essere ciò che nel Medioevo, periodo in cui visse Francesco d'Assisi, erano i musulmani (gli altri) e le donne (le altre), tanto da chiudere in un cono d'ombra una figura importantissima e altrettanto nota: Chiara.
Le Crociate, con il loro sentimento di violenza e proselitismo, e la misoginia, si scontravano fortemente con le idee - innovative per il tempo - di Francesco. Il progetto era grande: una società nuova basata su persone colte, oneste e lavoratrici poiché non si chiedeva la carità, si doveva lavorare. Come dargli torto. Unica eccezione: i lebbrosi, ingiustamente colpiti nel corpo e nella mente da una disgrazia a cui non si poteva chiedere troppo. Indubbiamente Francesco rivelò un nuovo modo per arrivare alla gente, spingendosi là dove monaci e sacerdoti non erano mai andati. Chiara Frugoni ricorda ad un'attenta platea che la caratteristica principale di San Francesco, sorprendente e umana, è il movimento, l'essere attivo e prorompente. Purtroppo però, ogni idea di progresso deve sopportare anche arricciamenti di naso come la censura e la calunnia: dopo la morte di Francesco (avvenuta nel 1226 circa) fu Buonaventura a riscrivere la sua vita - falsandola. Attraverso gli affreschi più noti di Assisi (e presenti in altri musei e chiese) Chiara Frugoni ha riscritto la vita del santo, mettendo a luce la verità, trasformando le storie che raccontavano di un uomo intoccabile, in altre più veritiere.
Un San Francesco che cambia le regole finché qualcuno non decide di tramutarlo in un conforme simulacro medioevale.