09/09/2012
GUARDARE ISRAELE DA LONTANO
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Gli scrittori israeliani solitamente tendono nei loro libri a non uscire dai confini di territorio, cultura e lingua del proprio paese. Eshkol Nevo, uno degli autori più premiati della nuova generazione, sta cercando di infrangere questa regola non scritta. Dopo aver scelto di mettere al centro di La simmetria dei desideri la generazione dei giovani adulti per affrontare il tabù del futuro, in Neuland Nevo sposta i suoi protagonisti in America Latina, quasi a voler provare a leggere la storia passata e presente d'Israele da una prospettiva lontana. Maestro nell'intrecciare voci narrative e punti di vista opposti, l'autore israeliano segue una filosofia personale: «scrivere è dare forma estetica alla realtà e capire il caos della vita». Lo intervista la giornalista e saggista Susanna Nierenstein.
Con il contributo dell'Ufficio Culturale dell'Ambasciata di Israele in Italia.
Con il contributo dell'Ufficio Culturale dell'Ambasciata di Israele in Italia.
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Il romanzo di Eskhol Nevo è qualcosa che sconfina nel fantastico, quasi come i romanzi filosofici fra Settecento e Ottocento. Esso narra della fondazione di una nuova piccola Israele in Argentina: Neuland, che deve essere uno stato ombra che ricordi alla stessa Terra Promessa come deve comportarsi. Protagonista è un settantenne che ha vissuto in prima persona la guerra in Kippur. Quella in italiano è la prima traduzione estera del libro di Nevo. In Guatemala ci sono le 'casa de familla', in cui gli ospiti stranieri trascorrono una settimana presso la famiglia del posto. Insieme con il protagonista c'era un altro ospite, un canadese sui sessant'anni. Di solito quando si fanno questi viaggi con lo zaino in spalla, la gente si mostra sempre contenta, ma quest'uomo non rientra nella categoria. Il protagonista decide di affrontarlo per sapere la sua storia, ma quella stessa mattina scopre che è già partito. In Israele di solito i ragazzi, dopo il servizio militare, fanno un lungo viaggio in Sudamerica, poi si perdono e i genitori vanno a cercarli. Qui Nevo ha fatto un po' il contrario, abbiamo un figlio che va alla ricerca del genitore. Il primo personaggio del libro è stato scritto undici anni fa: mentre Nevo scriveva "Simmetria dei desideri", in realtà scriveva anche "Neuland". «Quando partiamo per un viaggio ci riempiamo di buoni propositi: quando tornerò mi metterò a dieta»: il senso del libro di Nevo è questo. È uno sguardo severo contro Israele. Un coacervo di ingiustizie, a cui pian piano ci si abitua: è la natura umana. Vi è poi una contrapposizione non solo tra guerra e pace, ma anche tra capitalismo e comunismo: la società degli ebrei, secondo Nevo, avrebbe dovuto essere diversa.