07/09/2013
UNA CITTÀ OLTRE LA GUERRA
2013_09_07_155
dai 6 ai 10 anni
Fuori i soldati sparano e non si può uscire di casa. Niente strade in cui girare in bicicletta, niente parchi in cui giocare. A un bambino che vive in una città in guerra servono spazi per far correre la sua fantasia. Vogliamo aiutarlo? La giovane illustratrice siriana Nadine Kadaan ha qualche idea su come fare: si possono disegnare case, alberi, palazzi, tutti diversi e colorati, e incollarli insieme per creare una città della speranza, dove ritrovarsi a immaginare il proprio futuro insieme.
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Italiano
Nadine Kaadan, ragazza siriana, ha raccontato oggi la sua vita in Siria, e anche quella di tantissime altre persone, attraverso la favola di un bambino che si chiama Yazan. Questo fanciullo abituato a uscire di casa, andare nel parco, giocare per strada e studiare a scuola, da un giorno all'altro non può più far nulla senza capire il perché, e nell'innocenza della sua infanzia, un giorno stufo di stare in casa, esce da solo con la bicicletta trovando un mondo completamente diverso da come se lo ricordava quando l'aveva 'lasciato'; fortunatamente i genitori di questo bambino lo trovano e lo riportano sano e salvo a casa, ma purtroppo la vita di Yazan non sarà più la stessa: ormai ha visto le strade deserte, piene solamente di dolore e sofferenza.
Dopo questa storia, l'autrice ha fatto fare ai bambini dei disegni che rappresentavano le case siriane e quelle italiane, che alla fine sono state attaccate al muro formando un'unica grande via nella quale erano raggruppate due popolazioni diverse e due stili architettonici differenti.
Così l'autrice ha affrontato un tema complesso quale la vita e la guerra in Siria presente al giorno d'oggi presentandolo ai bambini con estrema semplicità e attraverso il disegno. L'evento si è concluso quando tutti i bambini hanno fatto una foto assieme alle loro opere, che poi andrà in Siria a rallegrare i fanciulli in questo momento soli e tristi a causa del conflitto.
Dopo questa storia, l'autrice ha fatto fare ai bambini dei disegni che rappresentavano le case siriane e quelle italiane, che alla fine sono state attaccate al muro formando un'unica grande via nella quale erano raggruppate due popolazioni diverse e due stili architettonici differenti.
Così l'autrice ha affrontato un tema complesso quale la vita e la guerra in Siria presente al giorno d'oggi presentandolo ai bambini con estrema semplicità e attraverso il disegno. L'evento si è concluso quando tutti i bambini hanno fatto una foto assieme alle loro opere, che poi andrà in Siria a rallegrare i fanciulli in questo momento soli e tristi a causa del conflitto.