06/09/2014
E JOHNNY PRESE IL FUCILE
2014_09_06_165
Evento ripetuto
Dal romanzo di Dalton Trumbo Audiodramma in teatro, anteprima nazionale
Adattamento e regia di Sergio Ferrentino
E Johnny prese il fucile è considerata l'opera narrativa più sconvolgente sulla guerra: uscito negli Stati Uniti nel 1939 è ancora oggi di una attualità assoluta, così come è assoluto il suo pacifismo integrale. Dalton Trumbo ne trasse un film che diresse egli stesso nel 1971, e che fu tra i prediletti di Truffaut; e la voce di Johnny tuttora intatta - come scrive Goffredo Fofi - è quella di un Lazzaro indomito e sarcastico. Sergio Ferrentino dà una nuova prospettiva al radiodramma: lo mette in scena, lo mostra nel suo farsi, nella recitazione, nella rumoristica, nella regia, e lo trasmette agli spettatori tramite radiocuffie che riproducono un suono raccolto con la testa-microfono binaurale, usata in diretta, sul palco. Questa tecnica di ripresa porta il pubblico proprio 'sul palcoscenico', nell'intreccio di suoni, effetti e voci, in un totale coinvolgimento. Lo spettacolo gioca quindi su un nuovo sorprendente riverbero tra messa in scena e recitazione, un'esperienza artistica e cognitiva che ci porta in un modo nuovo, inedito, dentro al testo, tra sound radio, teatro e alta tecnologia audio.
In collaborazione con ReteDue della RSI - Radio Svizzera Italiana. Il pubblico è pregato di arrivare a teatro con almeno 30 minuti di anticipo rispetto all'orario d'inizio dello spettacolo per facilitare la distribuzione delle cuffie.
Dal romanzo di Dalton Trumbo Audiodramma in teatro, anteprima nazionale
Adattamento e regia di Sergio Ferrentino
E Johnny prese il fucile è considerata l'opera narrativa più sconvolgente sulla guerra: uscito negli Stati Uniti nel 1939 è ancora oggi di una attualità assoluta, così come è assoluto il suo pacifismo integrale. Dalton Trumbo ne trasse un film che diresse egli stesso nel 1971, e che fu tra i prediletti di Truffaut; e la voce di Johnny tuttora intatta - come scrive Goffredo Fofi - è quella di un Lazzaro indomito e sarcastico. Sergio Ferrentino dà una nuova prospettiva al radiodramma: lo mette in scena, lo mostra nel suo farsi, nella recitazione, nella rumoristica, nella regia, e lo trasmette agli spettatori tramite radiocuffie che riproducono un suono raccolto con la testa-microfono binaurale, usata in diretta, sul palco. Questa tecnica di ripresa porta il pubblico proprio 'sul palcoscenico', nell'intreccio di suoni, effetti e voci, in un totale coinvolgimento. Lo spettacolo gioca quindi su un nuovo sorprendente riverbero tra messa in scena e recitazione, un'esperienza artistica e cognitiva che ci porta in un modo nuovo, inedito, dentro al testo, tra sound radio, teatro e alta tecnologia audio.
In collaborazione con ReteDue della RSI - Radio Svizzera Italiana. Il pubblico è pregato di arrivare a teatro con almeno 30 minuti di anticipo rispetto all'orario d'inizio dello spettacolo per facilitare la distribuzione delle cuffie.
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