10/09/2015

LE PAROLE DELLA DISTANZA. Ottant'anni di viaggi letterari italiani

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«L'America non è soltanto una parte del mondo. L'America è uno stato d'animo, una passione. E qualunque europeo può, da un momento all'altro, ammalarsi d'America». Così il giovane Mario Soldati descriveva in "America primo amore" le sue prime sensazioni all'arrivo negli Stati Uniti. Sono moltissimi gli scrittori italiani che, a partire da quegli anni, si sono dedicati in modo non episodico alla letteratura di viaggio. E proprio la lettura di questi preziosi reportage d'autore ha portato Beppe Severgnini a intraprendere la sua fortunata - e divertita - carriera di narratore-viaggiatore tra le due sponde dell'Oceano. Avvalendosi delle letture di Stefania Chiale, Severgnini ci porta a conoscere questa produzione così varia e vivace all'interno delle nostre lettere, sfogliando e commentando alcune pagine dei racconti di viaggio di Mario Soldati, Luigi Barzini jr., Guido Piovene, Oriana Fallaci, Egisto Corradi, Goffredo Parise, Giorgio Manganelli e Italo Calvino.
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