12/09/2015 - Lavagne

IL RAGIONEVOLE DUBBIO

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La legge n. 46/2006 recita all'articolo 5: "Il giudice pronuncia sentenza di condanna se l'imputato risulta colpevole del reato contestatogli al di là di ogni ragionevole dubbio". Ma da che cosa può nascere un ragionevole dubbio? Da un numero di prove insufficienti o non convincenti? O semplicemente da sensazioni o impressioni dei giurati? E - soprattutto - chi stabilisce che un dubbio sia "ragionevole"? Su questo principio di difficile interpretazione si sofferma Gianrico Carofiglio, magistrato e scrittore.
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