08/09/2016
DI ISOLA IN ISOLA
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«Ho capito molto più di me stesso nei quattordici giorni passati a disegnare in quella camera d'albergo, che nei diciotto anni di professione in Europa» racconta Igor Tuveri - in arte Igort - della sua prima, massacrante esperienza come mangaka in Giappone. Era il 1996: da allora sono passati vent'anni e, anche se dall'assolata Sardegna al lontano Oriente il passo sembra lunghissimo, il fumettista cagliaritano padre del graphic novel in Italia ha voluto condividere con i lettori le sue sensazioni sull'affascinante cultura del Sol Levante. È nato così "Quaderni giapponesi", un 'carnet de voyage' che, dalla cronaca, si sposta verso l'autobiografia per narrare, con la delicatezza di un grande maestro, la storia di chi ha convinto i propri editor di essere stato giapponese in un'altra vita.
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