135000 spettatori 422 eventi
Domenica 4 settembre, un fiume in piena di magliette blu in arrivo da ogni parte d'Italia si snoda per le vie di Mantova, dando gioiosamente il via al ventennale di Festivaletteratura. La grande parata dei volontari - anticipata il giorno prima dalla trionfale anteprima del Festival in Piazza Castello con lo scrittore statunitense Jonathan Safran Foer e dal concerto inaugurale nel Duomo - è una festa nella festa dedicata a quanti, per un'edizione soltanto o per qualcuna in più, dal '97 hanno messo a disposizione tempo ed energie per rendere felici scrittori e lettori, regalando alla città una splendida cinque giorni letteraria.
Nell'anno di Mantova Capitale Italiana della Cultura, l'edizione dei vent'anni è il culmine di una serie di incontri che si snodano a partire dal mese di febbraio e che vedono intervenire - accanto a ospiti internazionali come il graphic novelist Craig Thompson, l'artista giapponese Taro Miura, i romanzieri Luis Sepúlveda, Alfonso Mateo-Sagasta ed Elizabeth Strout - anche alcuni dei più fedeli amici della manifestazione (Lella Costa, Bruno Gambarotta, Beppe Severgnini, Luca Molinari, Beppe Finessi), impegnati in una serie di Fantafestival in cui si divertono a cucire insieme voci e interventi di diverse edizioni del passato, riflettendo sul funzionamento e sui linguaggi di una kermesse che negli anni ha saputo sviluppare una sua grammatica in costante evoluzione, fatta di forme, relazioni, costruzioni di senso, pratiche d'uso che l'hanno resa unica e riconoscibile.
Il Festival continua così a costruire sulla propria tradizione ma anche a spingersi in ricerche insolite di autori e nuove produzioni. Ne sono esempio progetti nati nel 2017 come "Storie di videogiochi" e gli appuntamenti serali di "Festivaletteratura Music Hall": il primo è un viaggio a tutto campo nelle profondità dell'universo videoludico, visto come impareggiabile territorio di sperimentazione creativa, che si avvale degli apporti di artisti, game designer e ricercatori del calibro di Isabelle Arvers, Andrea Babich, Matteo Bittanti, Fabio "Kenobit" Bortolotti, Andrea Dresseno, Riccardo Fassone, Gabriele Ferri, Stefano Gualeni, Mauro Salvador, Valentina Tanni e We Are Müesli, come pure di una sala giochi temporanea curata dell'Archivio Videoludico della Cineteca di Bologna presso le Cantine di Vincenzo Gonzaga; il secondo è uno spazio aperto nel chiostro del Museo Diocesano e rivolto a tutti coloro che al termine delle giornate festivaliere vogliono ritrovarsi per godere della buona musica. Nelle tre serate del Music Hall, dalle 22 in poi, si alternano cantautori, dj e formazioni come la Banda Rulli Frulli e Bob Corn, Go Dugong e Dj Rocca, Iosonouncane e Wrongonyou, anime diverse della scena musicale indipendente italiana ed europea, adatte all'ascolto e allo scatenamento danzereccio.
In un programma ricchissimo di spazi di confronto e approfondimento aperti per tutta la cinque giorni (dalla "Biblioteca Elegante" presso l'Ex Cinema Bios dedicata all'avventura della moda italiana tra Otto e Novecento all'info point sulle migrazioni di Piazza Erbe realizzato in collaborazione con Open Migration e Forensic Oceanography), nel 2017 spiccano focus progettuali come "Il Libro dei vent'anni", con ospiti nazionali e internazionali che sotto la guida di Federico Taddia e Francesca Scotti raccontano in mezz'ora il libro che ha accompagnato i loro vent'anni; o come "L'Immagine della città", che insieme all'Archivio di Stato dà il via a un'inedita campagna di documentazione fotografica di Mantova da consegnare collettivamente alla posterità. La riapertura dei giardini privati come sede d'incontri del Festival porta poi ad accentuare un tema - quello appunto della cura dei giardini come luoghi della natura e dell'anima - che ha avuto molto seguito nelle ultime edizioni. Altrettanto di rilievo la riflessione sulla fisica e sulle scienze naturali, in un anno in cui la conferma dell'esistenza delle onde gravitazionali spinge più che mai il pubblico a interrogarsi su cosa sia una scoperta scientifica e come si opera oggi per arrivarci. Eugenio Coccia, Harry Collins e Alberto Vecchio, insieme ad Amedeo Balbi, vengono così impegnati in una serie di incontri per adulti e bambini e di lavagne atte a illustrare, da diversi punti di vista, questa eccezionale avventura della conoscenza in cui si sono trovati direttamente coinvolti, mentre la proposta di incontri scientifici si completa con gli interventi del neurobiologo Joseph LeDoux sull'esperienza dell'ansia, di Gavin Francis sulle meraviglie del corpo umano, di Massimo Pigliucci e Guido Barbujani sul superamento dei precetti del darwinismo, di Vittorio Gallese e Michele Guerra sulle relazioni tra neuroscienze e percezione cinematografica.
Un filo che accomuna molti dei narratori ospiti è l'affidare alla letteratura le proprie storie personali, il ricongiungere i frammenti di un'esistenza individuale e familiare: su questo solco si muovono gli interventi della scrittrice irlandese Edna O'Brien, del premio Pulitzer americano Roger Rosenblatt, di Dany Laferrière, autore di romanzi d'impronta autobiografica e primo scrittore di origine haitiana a divenire accademico di Francia, di narratrici di primo piano come Jane Urquhart e Frances Greenslade, protagoniste, insieme al già citato Laferrière e agli scrittori Alan Bradley e Allan Stratton, di un focus dedicato alla letteratura canadese e alla sua straordinaria vitalità. Al proprio personale passato guardano anche Siegmund Ginzberg e Wlodek Goldkorn, raccontando attraverso mirabolanti genealogie la storia europea del Novecento; il giudice Ennio Fassone, che riprende in mano la corrispondenza tenuta per anni con un condannato per mafia; l'attrice Charlotte Rampling, che ripercorre la sua mirabolante carriera cinematografica, come pure gli incontri a sfondo autobiografico con la psicologa Silvia Vegetti Finzi, l'antropologa Clara Gallini e il cantautore Francesco De Gregori, al Festival per raccontare e per raccontarsi.
Nel segno del ritorno si collocano alcune delle più attese presenze di grandi scrittori stranieri: il pubblico ha così modo di rincontrare a Mantova dopo un lungo periodo di assenza autori del calibro di Julian Barnes, Jonathan Coe, Alain de Botton, Jay McInerney, Paco Ignacio Taibo II e Juan Villoro. Decisamente internazionale è inoltre il tono che assume la letteratura di genere negli incontri con le autrici inglesi Louise Doughty e Fiona Barton, col danese Jussi Adler-Olsen, con un narratore geniale e felicemente enciclopedico come David Mitchell, mentre sul fronte della letteratura per ragazzi spiccano i nomi di Martina Wildner, vincitrice nel 2014 del Deutscher Jugendliteraturpreis, dell'islandese Thórarinn Leifsson e - per i piccolissimi - della scrittrice e illustratrice francese Magali le Huche e di Mo Willems, popolarissimo autore delle storie di Reginald e Tina.
Ai classici del passato e alla loro capacità di rigenerare il linguaggio letterario guardano infine i ritorni al Festival di Jeanette Winterson e Howard Jacobson, che nel cinquecentesimo anniversario della morte di Shakespeare presentano la propria riscrittura di alcune delle opere del Bardo, mentre un'articolata antologia shakespeariana è al centro del recital della poetessa Patrizia Cavalli. Cees Nooteboom si raccoglie idealmente in meditazione sulle tombe dei poeti; lo scrittore argentino Alan Pauls si immerge nell'universo di Jorge Luis Borges; Lyndall Gordon e Stefania Bertola si misurano nuovamente sull'opera di Charlotte Brontë. Alla grande letteratura si affida anche il giurista Bruno Cavallone per tentare una lettura antropologica del processo, così come Nanni Moretti omaggia con un'intima lettura del romanzo epistolare "Caro Michele" il talento di Natalia Ginzburg nel centenario della nascita della scrittrice.
Nell'anno di Mantova Capitale Italiana della Cultura, l'edizione dei vent'anni è il culmine di una serie di incontri che si snodano a partire dal mese di febbraio e che vedono intervenire - accanto a ospiti internazionali come il graphic novelist Craig Thompson, l'artista giapponese Taro Miura, i romanzieri Luis Sepúlveda, Alfonso Mateo-Sagasta ed Elizabeth Strout - anche alcuni dei più fedeli amici della manifestazione (Lella Costa, Bruno Gambarotta, Beppe Severgnini, Luca Molinari, Beppe Finessi), impegnati in una serie di Fantafestival in cui si divertono a cucire insieme voci e interventi di diverse edizioni del passato, riflettendo sul funzionamento e sui linguaggi di una kermesse che negli anni ha saputo sviluppare una sua grammatica in costante evoluzione, fatta di forme, relazioni, costruzioni di senso, pratiche d'uso che l'hanno resa unica e riconoscibile.
Il Festival continua così a costruire sulla propria tradizione ma anche a spingersi in ricerche insolite di autori e nuove produzioni. Ne sono esempio progetti nati nel 2017 come "Storie di videogiochi" e gli appuntamenti serali di "Festivaletteratura Music Hall": il primo è un viaggio a tutto campo nelle profondità dell'universo videoludico, visto come impareggiabile territorio di sperimentazione creativa, che si avvale degli apporti di artisti, game designer e ricercatori del calibro di Isabelle Arvers, Andrea Babich, Matteo Bittanti, Fabio "Kenobit" Bortolotti, Andrea Dresseno, Riccardo Fassone, Gabriele Ferri, Stefano Gualeni, Mauro Salvador, Valentina Tanni e We Are Müesli, come pure di una sala giochi temporanea curata dell'Archivio Videoludico della Cineteca di Bologna presso le Cantine di Vincenzo Gonzaga; il secondo è uno spazio aperto nel chiostro del Museo Diocesano e rivolto a tutti coloro che al termine delle giornate festivaliere vogliono ritrovarsi per godere della buona musica. Nelle tre serate del Music Hall, dalle 22 in poi, si alternano cantautori, dj e formazioni come la Banda Rulli Frulli e Bob Corn, Go Dugong e Dj Rocca, Iosonouncane e Wrongonyou, anime diverse della scena musicale indipendente italiana ed europea, adatte all'ascolto e allo scatenamento danzereccio.
In un programma ricchissimo di spazi di confronto e approfondimento aperti per tutta la cinque giorni (dalla "Biblioteca Elegante" presso l'Ex Cinema Bios dedicata all'avventura della moda italiana tra Otto e Novecento all'info point sulle migrazioni di Piazza Erbe realizzato in collaborazione con Open Migration e Forensic Oceanography), nel 2017 spiccano focus progettuali come "Il Libro dei vent'anni", con ospiti nazionali e internazionali che sotto la guida di Federico Taddia e Francesca Scotti raccontano in mezz'ora il libro che ha accompagnato i loro vent'anni; o come "L'Immagine della città", che insieme all'Archivio di Stato dà il via a un'inedita campagna di documentazione fotografica di Mantova da consegnare collettivamente alla posterità. La riapertura dei giardini privati come sede d'incontri del Festival porta poi ad accentuare un tema - quello appunto della cura dei giardini come luoghi della natura e dell'anima - che ha avuto molto seguito nelle ultime edizioni. Altrettanto di rilievo la riflessione sulla fisica e sulle scienze naturali, in un anno in cui la conferma dell'esistenza delle onde gravitazionali spinge più che mai il pubblico a interrogarsi su cosa sia una scoperta scientifica e come si opera oggi per arrivarci. Eugenio Coccia, Harry Collins e Alberto Vecchio, insieme ad Amedeo Balbi, vengono così impegnati in una serie di incontri per adulti e bambini e di lavagne atte a illustrare, da diversi punti di vista, questa eccezionale avventura della conoscenza in cui si sono trovati direttamente coinvolti, mentre la proposta di incontri scientifici si completa con gli interventi del neurobiologo Joseph LeDoux sull'esperienza dell'ansia, di Gavin Francis sulle meraviglie del corpo umano, di Massimo Pigliucci e Guido Barbujani sul superamento dei precetti del darwinismo, di Vittorio Gallese e Michele Guerra sulle relazioni tra neuroscienze e percezione cinematografica.
Un filo che accomuna molti dei narratori ospiti è l'affidare alla letteratura le proprie storie personali, il ricongiungere i frammenti di un'esistenza individuale e familiare: su questo solco si muovono gli interventi della scrittrice irlandese Edna O'Brien, del premio Pulitzer americano Roger Rosenblatt, di Dany Laferrière, autore di romanzi d'impronta autobiografica e primo scrittore di origine haitiana a divenire accademico di Francia, di narratrici di primo piano come Jane Urquhart e Frances Greenslade, protagoniste, insieme al già citato Laferrière e agli scrittori Alan Bradley e Allan Stratton, di un focus dedicato alla letteratura canadese e alla sua straordinaria vitalità. Al proprio personale passato guardano anche Siegmund Ginzberg e Wlodek Goldkorn, raccontando attraverso mirabolanti genealogie la storia europea del Novecento; il giudice Ennio Fassone, che riprende in mano la corrispondenza tenuta per anni con un condannato per mafia; l'attrice Charlotte Rampling, che ripercorre la sua mirabolante carriera cinematografica, come pure gli incontri a sfondo autobiografico con la psicologa Silvia Vegetti Finzi, l'antropologa Clara Gallini e il cantautore Francesco De Gregori, al Festival per raccontare e per raccontarsi.
Nel segno del ritorno si collocano alcune delle più attese presenze di grandi scrittori stranieri: il pubblico ha così modo di rincontrare a Mantova dopo un lungo periodo di assenza autori del calibro di Julian Barnes, Jonathan Coe, Alain de Botton, Jay McInerney, Paco Ignacio Taibo II e Juan Villoro. Decisamente internazionale è inoltre il tono che assume la letteratura di genere negli incontri con le autrici inglesi Louise Doughty e Fiona Barton, col danese Jussi Adler-Olsen, con un narratore geniale e felicemente enciclopedico come David Mitchell, mentre sul fronte della letteratura per ragazzi spiccano i nomi di Martina Wildner, vincitrice nel 2014 del Deutscher Jugendliteraturpreis, dell'islandese Thórarinn Leifsson e - per i piccolissimi - della scrittrice e illustratrice francese Magali le Huche e di Mo Willems, popolarissimo autore delle storie di Reginald e Tina.
Ai classici del passato e alla loro capacità di rigenerare il linguaggio letterario guardano infine i ritorni al Festival di Jeanette Winterson e Howard Jacobson, che nel cinquecentesimo anniversario della morte di Shakespeare presentano la propria riscrittura di alcune delle opere del Bardo, mentre un'articolata antologia shakespeariana è al centro del recital della poetessa Patrizia Cavalli. Cees Nooteboom si raccoglie idealmente in meditazione sulle tombe dei poeti; lo scrittore argentino Alan Pauls si immerge nell'universo di Jorge Luis Borges; Lyndall Gordon e Stefania Bertola si misurano nuovamente sull'opera di Charlotte Brontë. Alla grande letteratura si affida anche il giurista Bruno Cavallone per tentare una lettura antropologica del processo, così come Nanni Moretti omaggia con un'intima lettura del romanzo epistolare "Caro Michele" il talento di Natalia Ginzburg nel centenario della nascita della scrittrice.
Biglietti staccati: 70.000
Stima dei presenti su eventi gratuiti: 65.000
pass autorità, ospiti: 1.200
oltre 80 rappresentanti di 63 case editrici
visitatori unici del sito www.festivaletteratura.it tra luglio e metà settembre: 125.000
utenti individuali raggiunti dai contenuti della nostra pagina fan di Facebook: 757.000 (65.000 utenti coinvolti)
il numero di download della app ufficiale: oltre 10.000
visite alle pagine autore sul sito: 112.000
fan della nostra pagina di Facebook: 53.000
follower del nostro account Twitter: 23.800
coinvolgimento su Twitter nei giorni della manifestazione: 3.369 utenti coinvolti e 12.247 tweet
follower del nostro account Instagram: 4.900
Brochure programmi: 47.000, mappe 60.000 + 83.000 programma in pdf scaricati dal nostro sito + 150.000 visualizzazioni di pagina del programma online
Manifesti e locandine: 5.000
Cartoline: 12.000
Scritture giovani: 1.200
Sono stati accreditati oltre 80 rappresentanti delle 63 case editrici presenti al festival:
66thand2nd, Add, Adelphi, Bachilega, Baldini & Castoldi, Bao Publishing, Bollati Boringhieri, Bompiani, Bruno Mondadori, Camelozampa, Carocci, Castelvecchi, Il Castoro, Chiarelettere, Clichy, Coconino Press, Codice, Corraini, Cue Press, Del Vecchio, Donzelli, Editoriale Scienza, Edizione dei Cammini, Edizioni Ambiente, EDT, E.Elle, Effigie, Einaudi, Electa, Elliot, Emi, Emons, Ensemble, E/O, Equilibri, Fandango, Fazi, Feltrinelli, Frassinelli, Fulmino, Gabrielli, Garzanti, Giunti, Gran Via, Guanda, Iperborea, Keller, Krisis Publishing, La Giuntina, La Nave di Teseo, La Nuova Frontiera, Lapis, L'asino d'oro, Laterza,Liberaria, Longanesi, L'Orma, Manni, Marcos y Marcos, Marsilio, Medusa, Minimum Fax, Mondadori, Moretti&Vitali, Il Mulino, Neri Pozza, Nottetempo, Nutrimenti, Panini,Pendragon, Piemme, Ponte alle Grazie, Qiqajon, Quodlibet, Raffaello Cortina, Rizzoli, Rue Ballu, Il Saggiatore, Salani, San Paolo, Sellerio, Sinnos, Sironi, Skira, Slow Food Editore, Sperling & Kupfer, Sur, Titivillus, Topipittori, Treccani, Unicopli, Utet, Voland.
210 giornalisti stampa (quotidiani, periodici, siti, agenzie stampa)
26 giornalisti televisivi
22 operatori televisivi
33 giornalisti radiofonici
26 fotografi
Gli articoli apparsi sulla stampa nazionale e locale da gennaio al 20 settembre 2016 sono stati più di 1510 (Fonte: Eco della Stampa), a cui si aggiungono 300 articoli apparsi in rete fino al 20 settembre per un totale di 1810 articoli.
Stima dei presenti su eventi gratuiti: 65.000
pass autorità, ospiti: 1.200
oltre 80 rappresentanti di 63 case editrici
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Cartoline: 12.000
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Sono stati accreditati oltre 80 rappresentanti delle 63 case editrici presenti al festival:
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