06/09/2017
UN MOSAICO DI STORIE
2017_09_06_008
dai 5 ai 10 anni
Evento ripetuto
Partendo da una serie di spunti tratti dalla letteratura per l'infanzia, che trattano in maniera poetica e visionaria il tema dell'identità nella società contemporanea e multiculturale, lo spettacolo-laboratorio propone un viaggio avventuroso che, percorrendo alberi genealogici fantastici e raccogliendo oggetti magici capaci di evocare storie di viaggi e avventure di famiglia, aiuta bambini e adulti a scoprire l'importanza di chiedersi chi veramente siamo e da dove veniamo. Un gioco teatrale per leggere la propria storia personale come episodio di una nuova mitologia contemporanea, che altro non è che un mosaico di storie di cui ciascuno è un unico e indispensabile tassello. In collaborazione con Accademia Perduta, Museo delle belle arti di Québec City e Museo Benaki di Atene.
Partendo da una serie di spunti tratti dalla letteratura per l'infanzia, che trattano in maniera poetica e visionaria il tema dell'identità nella società contemporanea e multiculturale, lo spettacolo-laboratorio propone un viaggio avventuroso che, percorrendo alberi genealogici fantastici e raccogliendo oggetti magici capaci di evocare storie di viaggi e avventure di famiglia, aiuta bambini e adulti a scoprire l'importanza di chiedersi chi veramente siamo e da dove veniamo. Un gioco teatrale per leggere la propria storia personale come episodio di una nuova mitologia contemporanea, che altro non è che un mosaico di storie di cui ciascuno è un unico e indispensabile tassello. In collaborazione con Accademia Perduta, Museo delle belle arti di Québec City e Museo Benaki di Atene.
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Italiano
I piccoli volontari della redazione junior sono più che pronti. Saranno loro a raccontare gli eventi con nuove prospettive e presentare i laboratori della Casa del Mantegna, dedicati al nostro pubblico più giovane. «Sei preoccupato?» chiede Flora, volontaria sul luogo dell'evento, a Carol Cassistat, attore e regista canadese. «No» risponde lui in francese «è solo un po' di stress». Dopodiché Carol si sposta nel prato per beneficiare della lieve brezza settembrina prima dell'inizio dello spettacolo. L'entrata in teatro è accompagnata dall'infrangersi di gocce di pioggia nelle pozzanghere. Bambini e adulti, tra risate e discorsi carichi di felicità, si domandano cosa rappresenti la cornice lignea posta sul palco; finché, dopo una breve presentazione dell'autore, ha inizio il divertimento... ma non in italiano, bensì in francese! Cristina Cazzola a quel punto ricorda all'attore di essere in Italia, non in Quebec e lui prova a dare il via allo show in inglese e poi in spagnolo, costringendo Cristina a prendere in mano la situazione. Fa tutto parte del gioco. La storia ha inizio un po' di tempo fa, quando Cristina inviò a Carol una serie di idee che potessero sfociare in un copione da teatro. Carol non capì tutto ciò che Cristina aveva scritto... perché aveva usato l'italiano, però insistette per mostrarle ciò che aveva visto dalla lettera, come ad esempio un uomo in viaggio verso un paese lontano e una donna che abitava in campagna, accudiva le mucche e guidava il trattore: sua madre. Con questo spettacolo Carol e Cristina cercano di spiegare ai più piccoli che non serve essere autori per scrivere e che anche il teatro necessita della stesura di un testo scritto, scaturito da una serie di idee, che porterà poi alla performance vera e propria.