10/09/2017
A CAVALLO DELL'ONDA
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Che cos'è il surf? Uno sport estremo o una vocazione da fricchettoni? Un esotismo pop o una disciplina che richiede nervi saldi e una buona dose di follia? Per lo scrittore premio Pulitzer William Finnegan, surfare è soprattutto accettare una sfida contro la natura e noi stessi, a dispetto delle «nicchie sempre più estese di professionisti che girano con l'addetto stampa» e di una cultura di massa sempre più estranea al ruggito dell'oceano. Finnegan l'ha provata per decenni, la malìa dei flutti, rinunciando a molte sicurezze sociali per inseguire venti e maree. Nel frattempo è diventato insegnante nei ghetti di Città del Capo, reporter nelle zone calde del pianeta, marito e padre. Un giorno ha deciso di ripercorrere le tracce di una vita sulle onde nel memoir "Giorni selvaggi", al centro del suo incontro con il giornalista Carlo Annese.
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