05/09/2018

UN GIOCO RI-CREATIVO

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Il racconto della marginalità da sempre contraddistingue le opere dell'attore e regista teatrale Ascanio Celestini (Storie di uno scemo di guerra, La pecora nera), capace di dare voce a chi voce non ha, raccontando «la storia di quelle persone che consideriamo confinate nei ghetti e nelle periferie, delle quali sappiamo qualcosa soltanto quando accade un evento drammatico». Incapaci di parlare sono anche le 'creature' dell'artista Giovanni Albanese, che infonde nuova vita a oggetti abbandonati e consumati dal tempo, assemblandone le parti e trasformandoli in veri e propri esseri in cerca di un'esistenza diversa. Dall'incontro tra i due è nato un progetto (documentato nel libro L'armata dei senzatetto) che, attraverso le biografie scritte da Celestini, regala una storia ai personaggi che Albanese ha sottratto all'oblio di mercatini e sfasciacarrozze: un piccolo grande dono per chi «non ha cittadinanza nella nostra società e nemmeno nella società dell'arte».
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