05/09/2019

PASSIONE E MORTE DI FAUSTO COPPI

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Coppi e la sua ultima Parigi-Roubaix, il paradiso del fango e del pavè, l'inferno del Nord, conclusa nel gruppetto dei gregari. Coppi e la sua prima e ultima Vuelta di Spagna, abbandonata a tre giorni dalla fine. Coppi e il suo ultimo Tour de France, vinto, ma come direttore sportivo di Federico Bahamontes. Coppi e la sua ultima scoperta, Meo Venturelli, che però si rivelò il suo esatto contrario. Coppi e la sua ultima corsa, una kermesse a Ouagadougou, in Africa. Fausto Coppi nell'ultimo anno di ciclismo e di vita, il 1959, in una giostra di appuntamenti, in un carosello di addii, in una volata finale verso la morte. Nel centenario della nascita, Marco Pastonesi, autore di Coppi ultimo, racconta in questa narrazione scenica, accompagnato dalla fisarmonica di Alessandro D'Alessandro, il crepuscolo del campione piemontese. Un Coppi ormai vecchio, stanco, malato, eppure curioso, appassionato, visionario, e sempre autorevole, carismatico, rispettato. I tormenti dopo l'estasi.
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