06/09/2019
LA GUERRA, LA SCRITTURA, LE DONNE
2019_09_06_116
«Notammo tutti dei segnali, ma nessuno di noi pensava che ci sarebbe stata una guerra, nemmeno chi all'epoca era al governo». Slavenka Drakulić, scrittrice e giornalista croata, è una delle più autorevoli e stimate voci della ex-Jugoslavia e ha saputo raccontare magistralmente le trasformazioni che hanno sconvolto i Balcani negli ultimi decenni, passando dalla caduta dei regimi comunisti ai processi per crimini di guerra a L'Aia dopo il sanguinoso e tragico conflitto che portò alla dissoluzione della regione e alla nascita di nuove nazioni indipendenti. L'autrice di Caffè Europa, Il letto di Frida e del recente Mileva Einstein si incontra con Elvira Mujčić (Consigli per essere un bravo immigrato, Dieci prugne ai fascisti) traduttrice di alcuni dei suoi libri e testimone anch'essa della guerra balcanica, sopravvissuta a Srebrenica e trasferitasi in Italia dalla Bosnia all'età di quattordici anni. Due generazioni a confronto sulla necessità di fare i conti col passato.
L'autrice parlerà in croato. Interpretazione consecutiva in italiano.
L'evento 116 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente il titolo dell'evento era "Due generazioni, una guerra, un Paese che non c'è più".
L'autrice parlerà in croato. Interpretazione consecutiva in italiano.
L'evento 116 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente il titolo dell'evento era "Due generazioni, una guerra, un Paese che non c'è più".
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Serbo-croato (latino)
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