13/09/2020

UNA BUROCRAZIA RIFORMABILE?

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Nel 1856, quando gli italiani erano 28 milioni e gli impiegati statali erano 3.000, Francesco De Sanctis elencò in un suo rapporto tutti i difetti della pubblica amministrazione. Oggi che gli italiani sono 60 milioni e gli impiegati pubblici sono 3,2 milioni, il famoso amministrativista Sabino Cassese ha elencato a sua volta i difetti della nostra burocrazia. Sono identici a quelli di 155 anni fa. Dunque in nessun altro settore della nostra vita sociale vi è una così completa, dettagliata, chiara e documentata denunzia dei difetti e delle carenze, ma anche una così ostinata insistenza nel non correggerli o nel correggerli solo parzialmente, confusamente, erroneamente. Eppure, secondo Domenico De Masi (Lo Stato necessario), l'apparato pubblico è indispensabile, i cittadini sono carnefici e vittime delle sue disfunzioni, il sovranismo è il modo peggiore per correggerne i difetti.
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