10/09/2021

UN FILO TRA PASSATO E PRESENTE

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Teso tra le cifra letteraria di Francesca Melandri (Eva dorme, Sangue giusto) e quella di Marco Balzano (Quando tornerò, Resto qui), sta un metaforico filo che lega questi scrittori, accomunati dall'amore per la narrazione di vicende umane «su cui in genere viene steso un velo d'oblìo», pescate da una memoria comune troppo spesso tralasciata, sia essa del passato o a noi vicina: «le storie civili che non si raccontano», come le ha definite lo stesso Balzano in un'intervista. Toccando temi quali l'emigrazione, il terrorismo, il colonialismo e il fascismo, i due autori spiegano la contemporaneità, diluita in saghe familiari che attingono dalla cronaca e, al contempo, dal vissuto privato. «L'idea è quella di raccontare la storia dell'Italia, attraverso le relazioni affettive e psichiche tra i personaggi, e mostrare come queste relazioni interpersonali siano riflesso e allo stesso tempo causa ed effetto delle dinamiche collettive, politiche, sociali». Li incontra la scrittrice Bianca Pitzorno.
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