11/09/2021

LA TRASCENDENTE FORZA DELLA PAROLA

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Maurizio Maggiani è un oratore senza pari: ha una capacità quasi mistica di intrattenere chi lo ascolta, conducendo chi presta orecchio in un labirinto di racconti che scavano nei ricordi e passando dal registro alto a quello popolare nel tempo di un vocabolo. Sul palco di Festivaletteratura ha intrapreso un'ideale trilogia di incontri 'per voce sola' (iniziata nel 2015 e proseguita nel 2018) in cui sviscera la sua cifra letteraria che fonde memorie personali con vicende universali ed episodi della nostra storia recente. Come era stato per Il romanzo della nazione, così è anche nella sua più recente opera, L'eterna gioventù: Maggiani dona voce ai suoi personaggi, che si fanno megafono di un Novecento condiviso, voltandosi a guardare il quale si compie un ritorno che «funge da bussola per poter scegliere liberamente di ravvivare la memoria: è l'unico modo che si ha per andare avanti».


L'evento 128 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente non era prevista la presenza di Tommaso Ragno.
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