07/09/2022

VESTIRE PAROLE

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Due narratrici che si sono idealmente vestite delle parole proprie e altrui e che le hanno a loro volta rivestite di precisi e articolati significati, dialogano sul valore e sul potere della letteratura che non ha mai perso la capacità di aprire pluralità di sguardi. Espérance Hakuzwimana, dopo il racconto nell'antologia Future curata da Igiaba Scego e il memoir E poi basta. Manifesto di una donna nera italiana, con Tutta intera esprime il suo talento narrativo in un romanzo denso e spietatamente realistico, dove si sentono le voci e i pensieri di chi ha tutta la vita davanti. Domitilla Pirro per dare voce ai più giovani usa la distopia e il racconto di un mondo dove sono i ragazzini ad avere il potere (Nati nuovi. L'apocalisse dei ragazzini). Sul rapporto tra le generazioni, sullo sguardo altrui e il potere rappresentativo delle storie e sui libri che raccontano il confine tra adolescenza ed età adulta, le scrittrici si confrontano rispondendo alle domande di Simonetta Bitasi.
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