IL MIO LAVORO INIZIA LADDOVE FINISCE LA FOTOGRAFIA

Olivo Barbieri, più che un fotografo, è un filosofo dell'immagine: fin dagli esordi, negli anni '80 del secolo scorso, il suo lavoro si è concentrato sull'idea di percezione di quanto vediamo, con una costante ricerca sulla rappresentazione degli ambienti urbani in relazione all'illuminazione artificiale. La narrazione della città, della realtà, che ha nel tempo messo in atto ha portato a un rinnovamento della fotografia di paesaggio: «La mia è stata la prima generazione a livello internazionale che consapevolmente si fece carico di scoprire cosa c'era intorno ai centri storici. Le periferie e le infrastrutture, allora sbrigativamente ritenute inguardabili, non degne di essere rappresentate perché tristi e disarmoniche, divennero soggetti ricorrenti». Lo incontra sul palco lo scrittore Marco Belpoliti (Pianura), per immergerci insieme nella dimensione onirica e rarefatta dei suoi scatti.