LA VITA HA PiÙ IMMAGINAZIONE DI ME
Da «profondo indagatore dell'animo umano», come lui stesso si è definito, l'autore di Limonov, L'avversario e Vite che non sono la mia si pone spesso come narratore della realtà quotidiana e della cronaca, talvolta colma di follia e orrore, che empaticamente riesce ad analizzare e documentare con precisione. Che si parli della Russia – terra di origine della madre – o della natia Parigi di V13, Carrère posa il suo sguardo di grande intellettuale su fatti oscuri e tragici come il passato nazista del nonno o l'attentato al Bataclan del 2015, consapevole di quanto faccia paura raccontare e leggere tali vicende. «Ma raccontare è stato come affrontare un fantasma. Come se, durante il cammino, avessi fatto un pacchetto del mio dolore più pesante e l'avessi abbandonato. Per poi riprendere la mia strada più leggero». L'autore di Ucronia dialoga sul palco insieme al critico letterario Vincenzo Latronico.
L'autore parlerà in francese, con interpretazione consecutiva in italiano.
In collaborazione con l'Institut Français Italia.
Francese