TUTTE LE FORME DELL'EVOLUZIONE

Nel 1980 Italo Calvino scriveva che la letteratura è «un sistema di moltiplicazione dei possibili per esorcizzare la tragicità dell'unicità. Il fatto che la vita è una [...] comporta la perdita di miliardi di altri avvenimenti, perduti per sempre». Riflessioni ed esperienze simili sono state tentate anche in campo scientifico nel corso della storia: lo ha fatto l'evoluzionista John Maynard Smith con la sua libreria di proteine, il filosofo Daniel Dennett nel 1994, con quella di tutti i possibili genomi e ancora un gruppo di zoologi e paleontologi guidati da Philip Donoghue con il morfospazio globale, una sorta di Biblioteca di Babele borgesiana di tutti gli animali che possiamo immaginare. Secondo il filosofo della biologia Telmo Pievani (Tutti i mondi possibili, Imperfezione) questa esplorazione di infinite possibilità è analoga a quanto avviene per l'evoluzione, che non corrisponde a una marcia unidirezionale verso un ben definito progresso, ma è un'esplorazione di ciò che potrebbe essere. Ne discute sul palco insieme alla giornalista Roberta Fulci.