SOCIETÀ E SALUTE MENTALE
Nel 1980, con la pubblicazione del DSM-III, venne proposto ai sempre più numerosi lettori un modello interpretativo che affiancava a ogni tendenza caratteriale un preciso disturbo mentale, di fatto contribuendo alla diffusione nella cultura di massa della terapia psicoanalitica e di valutazioni diagnostiche eseguite in autonomia, senza il supporto di addetti ai lavori. Se «la sovraesposizione mediatica porta con sé il rischio di 'psicologizzare' la società», come scrive il co-fondatore della Brigata Basaglia Gianpaolo Contestabile (Psicologia della resistenza), è altrettanto preoccupante la diffusione impropria dei concetti psicologici nel discorso comune, come sostiene lo psicologo Gioele P. Cima in L'epoca della vulnerabilità: a quasi cinquant'anni dalla Legge 180 servirebbe una lettura più precisa dello stato di salute della collettività da parte dello Stato e delle istituzioni, con una maggiore presa di coscienza del contesto socioeconomico in cui si manifestano i disagi psichici. A tenere le fila dell'incontro sarà la storica Vanessa Roghi.