ERRARE È UMANO
«Fallisci ancora. Fallisci meglio» recita una celebra frase di Samuel Beckett. Forse, però, non è necessario porsi idealmente ai poli opposti di un pensiero che vede lo sbaglio come ineluttabile e il successo come unico fine da perseguire, pena l'inutilità della propria esistenza. Quando le cose non vanno come vorremmo, ci sentiamo perduti, ma il fallimento – spiega il filosofo Costica Bradatan (Elogio del fallimento. Quattro lezioni di umiltà) – fa parte della natura umana, ed è nostro compito affrontarlo con coscienza. «Scendere a patti con la propria imperfezione» è un primo passo da compiere e l'autore di origine romena analizza nelle sue riflessioni come sia vitale liberarci dall'arroganza che ci porta a denigrare una condizione tanto universale e trasversale nella società. Bradatan ne discuterà al Festival insieme al filosofo Paolo Vanini.
L'autore parlerà in italiano.
In collaborazione con l'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.