THE LAST OF US E LO SPIRITO DEL TEMPO
Non è esagerato ritenere che nel mondo dei videogiochi il primo capitolo di The Last of Us sia stato uno spartiacque. Pubblicato nel 2013, il gioco si è subito fatto riconoscere per la qualità della scrittura che si è subito imposta come un nuovo standard. Ambientato in un mondo post-apocalittico e post-pandemico, The Last of Us si interroga su cosa può succedere alle nostre idee di amore, lutto e moralità in un mondo che ti obbliga alle sue logiche strazianti. Non solo un'ottima scrittura e personaggi tridimensionali: il gioco si è fatto subito riconoscere per l'attenzione verso le urgenze della rappresentazione e dell'inclusività, proponendo delle scelte radicali in un mondo (l'accesissimo dibattito intorno ai videogiochi) che è periodicamente stravolto da guerre paragonabili, anzi sicuramente più intense di quelle che abbiamo visto in altri ambiti culturali. Ad accompagnarci in questo campo di battaglia ci sarà Lorenzo Fantoni, scrittore e giornalista, che alle vicende intorno a The Last of Us ha dedicato un capitolo del suo Vivere mille vite. Come i videogiochi ci hanno cambiato il futuro.