Desai, Kiran
Persona
Dopo un anno in Inghilterra, la sua famiglia si è trasferita in Massachusetts negli Stati uniti. Figlia della famosa scrittrice indiana Anita Desai, nominata tre volte per il Man Booker prize, ha studiato scrittura creativa all' Università di Hollins e alla Columbia University a New York.
La sua prima opera "Strange Happenings in the Guava Orchard" è stata pubblicata nel 1997 al interno dell'antologia "Mirrorwork", curata da Salman Rushdie. L'anno successivo è uscito il romanzo "La mia nuova vita sugli alberi", accolto favorevolmente dalla critica. Nel 2006 ha pubblicato "Eredi della sconfitta", che le è valso, abbastanza clamorosamente, il Booker Prize. A trentacinque anni è infatti la più giovane vincitrice nella storia del prestigioso premio. Sempre nel 2006 le è stato conferito anche il National Book Critics Circol Award.
Eredi della sconfitta è stato giudicato, negli Stati Uniti e in Inghilterra, come uno dei migliori esempi di romanzo dell'era post 11 settembre 2001, per l'analisi dell'immigrazione illegale e degli alloggi precari e il profondo senso di incertezza che caratterizza la nostra epoca.
Kiran Deasi was born in Chandigarh (India) in 1971 and lived in Delhi until she was fourteen years old. After spending a year in the UK, her family moved to Massachusetts (USA). Daughter of the famous Indian writer Anita Deasi, nominated three times for the Man Booker Prize, she studied Creative Writing at Hollins University and at Columbia University in New York.
Her first work "Strange Happenings in the Guava Orchard" was published in 1997 in the anthology "Mirrorwork" edited by Salman Rushdie. The following year she published "La mia nuova vita sugli alberi" (My New Life on Trees) which was warmly received by the critics. In 2006, she published "Eredi della sconfitta" (The Defeat's Inheriters) which won her, quite sensationally, the Booker Prize. At thirty-five, she is the youngest writer to have won the pretigious award. In 2006 she was also bestowed the National Book Critics Circle Award.
Eredi della sconfitta is considered, both in the USA and the UK, one of the best novels of the post 9/11 era for its analysis of illegal immigration, precarious dwelling and the deep felling of uncertainty which characterizes our time.