Diop, Boubacar Boris
Persona
Consulente tecnico al ministero della Cultura del suo paese, è stato professore di letteratura e di filosofia per circa un decennio e ha esordito nella scrittura nel 1981. Le sue opere si distinguono per un metodo stilistico originale e per i temi trattati desunti dalla storia, dal mito, e che a volte si avvicinano anche al giallo. Ora lo scrittore senegalese si dedica esclusivamente alla letteratura e alla professione giornalistica. Collabora a diversi giornali nel suo Paese e, dal 1991, al quotidiano di Zurigo "Neue Zucker Zeitung" e alla rivista mensile africana di analisi, edita a Parigi, "Afrique, perspectives et réalités". Con l'incarico di giornalista, si occupa per lo più di questioni politiche, che esprime in maniera indiretta con una narrazione intrisa spesso di immagini quasi oniriche. Boubacar Boris Diop è anche autore di tre pièce teatrali e ha lavorato anche per il cinema come sceneggiatore. Nel 1998, si è recato in Rwanda nell'ambito dell'operazione "Rwanda, écrire par devoir de mémoire". Ha espresso la sua visione del genocidio nel libro "Murambi, le livre des ossements" del 2000, forse il suo libro più famoso. Con il suo romanzo "Doomi golo", Diop rinuncia al francese e recupera la lingua wolof.
A technical advisor for the Ministry of Culture of Senegal, he was a professor of literature and philosophy for nearly ten years and made his debut as a writer in 1981. His work stands out for its original stylistic methodology and for the themes covered, which draw on history, myth, at times close to crime stories. At the moment the Senegalese writer is devoting himself exclusively to literature and journalism. He writes for several newspapers in Senegal and since 1991, he has written for the "Neue Zucker Zeitungand" and for the African monthly analysis magazine published in Paris "Afrique, perspectives et réalités". As a journalist, he mainly deals with political issues, with his indirect style often infused with dream-like images. Boubacar Boris Diop is also the author of three theatre plays and has also worked as a screenwriter for the cinema. In 1998, he went to Rwanda within the initiative "Rwanda, écrire par devoir de mémoire" (Rwanda, writing lest we forget). He expressed his opinion on the genocide in the book "Murambi, le livre des ossements" (Murambi, the book of bones) in 2000, maybe his most famous book. With his novel "Doomi golo", Diop gives up French to embrace wolof language again.