Dische, Irene
Persona
Irene Dische, nata da genitori ebrei originari dell'Europa centrale, riparati negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni razziali, vive ora a Berlino. Dopo aver svolto per anni l'attività di antropologa, ha esordito nella narrativa con i racconti di "Pietose bugie", molto apprezzati dalla critica. Ma è con il libro per ragazzi "Lettere del Sabato" (1997, Deutsche Jugendliteraturpreis nel 1998), che racconta la persecuzione razziale attraverso le lettere che il piccolo Lazlo riceve in Ungheria ogni settimana dal padre, che conquista la consacrazione internazionale. Si cimenta anche con il giallo e con "La nonna vuota il sacco" si conferma come uno dei maggiori talenti della narrativa contemporanea con una storia affidata alla sguardo ironico e disincantato della nonna del titolo che ritrae senza falsi compiacimenti una buona parte del Novecento.
Irene Dische, born to Jewish parents originally from Central Europe and who had fled to the USA to escape racial persecution, now lives in Berlin. After working for many years as an anthropologist, she made her literary debut with the short-story collection "Fromme Lugen", very well received by the critics. But it was with her book "Zwischen zwei scheiben gluck" (1997, Deutsche Jugendliteraturpreis in 1998), where she tells racial persecution through the weekly letters that little Lazlo receives from his father in Hugary, that she attained international success. With "Groszmama packt aus", in which a grandmother tells most of the 19th Century in an witty and disenchanted way, she established herself as one of the most talented contemporary novelists.