Iacovoni, Alberto

Persona
Alberto Iacovoni è un architetto che sperimenta, a livello più o meno professionale, varie produzioni multimediali. E' un membro fondatore della compagnia di architettura maO(www.maO.it) ed è stato un componente del laboratorio d'arte urbana Stalker(www.stalkerlab.it) con cui si è trovato con intensità crescente ad occuparsi delle relazioni tra architettura e gioco: dalla progettazione integrale-grafica, website e allestimento della mostra "PLAY: il mondo dei videogames a Roma" ( maO, 2002), al playscape urbano vincitore del concorso European 7 a Drancy( Francia) (maO 2003), fino ai dispositivi ludici per la costruzione di spazi di relazione come il "Transborderline" (Stalker 2000) nel terrain vague nel Campo Boario a Roma. L'apparente coincidenza della sua contaminazione progettuale di spazio e gioco è stata parzialmente e brevemente espressa in Game Zone (Birkhauser 2003; Testo&Immagine 2004), presentando un'esplorazione trasversale delle architetture trasformate in playgrounds da una attitudine ludica di riappropriazione dello spazio.
Alberto Iacovoni is an architect, who experiments, both as an amateur and as a professional, various multimedia productions. He is a founding member of the architecture company maO(www.maO.it) and was a member of urban art workshop Stalker (www.stalkerlab.it) with which he has dealt, with increasing vigour, with the relations between architecture and play: from the graphic-integral planning, website and setting up of the "PLAY: the world of videogames" exhibit in Rome (maO, 2002), to the award-winning urban playscape at European 7 competition in Drancy (France) (maO 2003), to the playful devices for the construction of relation spaces as the "Transborderline" (Stalker 2000) in terrain vague at Campo Boario in Rome. The apparent coincidence of his planning contamination between space and play has been partially and briefly expressed in the recent Game Zone (Birkhauser 2003; Testo&Immagine 2004), presenting a cross exploration of transformed architecture in playgrounds by a playful attitude of space reappropriation.

Bibliografia

"Game Zone", Testo&Immagine, 2004
"Playscape", con Davide Rapp, Libria, 2009
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