Wiesel, Elie
Persona
Elie Wiesel è l'infaticabile testimone della violenza degli uomini e del loro desiderio di pace. Nato nel 1928, a Sighet, in Transilvania, è stato deportato prima ad Auschwitz e poi a Birkenau, prima di essere liberato nell'aprile del 1945. Nei campi ha perso i genitori e una sorella. Dopo aver studiato a Parigi, ha iniziato a lavorare come giornalista. In seguito a una conversazione con François Mauriac ha deciso di raccontare la propria esperienza in un libro, "La notte", che è stato tradotto in più di trenta lingue. È autore di oltre 50 volumi tra romanzi, saggi e testi teatrali, oltre che di una autobiografia in due volumi. Per le sue attività in campo letterario e dei diritti umani ha ricevuto numerosi premi tra cui il Presidential Medal of Freedom, la U.S. Congressional Gold Medal, la National Humanities Medal, la Medal of Liberty e il titolo di Grand-Croix della Legione d'onore francese. Dopo aver vinto il Premio Nobel per la Pace nel 1986, ha dato vita con la moglie Marion alla Elie Wiesel Foundation for Humanity. Ha insegnato come Distinguished Professor of Judaic Studies presso la City University of New York (1972-76) ed è stato il primo Henry Luce Visiting Scholar in Humanities and Social Thought alla Yale University (1982-83). Muore nel 2016.
Elie Wiesel is an indefatigable testimony of man's violence and of their desire for peace. Born in 1928 in Sighet in Transylvania, was first deported to Auschwitz and then to Birkenau, before being freed in April 1945. He lost his sister and parents in the camps. After studying in Paris, he started working as a journalist. After conversing with François Mauriac, he decided to tell his story in a book, "Night", translated in over thirty languages. He authored over 40 volumes, including novels, essays and theatre plays, and a two-volume autobiography. After winning the Nobel Prize for Peace in 1986, he created with his wife Marion the Elie Wiesel Foundation for Humanity. He died in 2016.