Ramondino, Fabrizia
Persona
Fabrizia Ramondino al Festivaletteratura 2000 - ©Festivaletteratura
Nata a Napoli, Fabrizia Ramondino si è impegnata nell'azione sociale collaborando al Movimento Insegnanti Medi di Milano nel '68 e nel '69 al Centro di coordinamento campano, esperienza dalla quale è scaturito "Napoli: i disoccupati organizzati" (1977). "Althénopis" (1981) segna l'inizio della sua produzione narrativa, che conta alcuni romanzi e una raccolta di racconti ("Storie di Patio", 1983). Con Andreas F. Müller ha curato il volume "Dadapolis. Caleidoscopio napoletano" (1989), raccolta delle impressioni e dei giudizi che sono stati dati nel tempo sulla città di Napoli. Il suo impegno sociale e politico è tornato attuale nel sostegno alla lotta di liberazione per il Saharawi e nel libro "Passaggio a Trieste", in cui ripropone le testimonianze raccolte dalle ospiti del Centro Donna Salute Mentale di Trieste. Ha pubblicato anche il libro di poesie "Per un sentiero chiaro", nel 2004, ma ha realizzato anche testi teatrali e ha partecipato alla stesura della sceneggiatura di "Morte di un matematico napoletano" di Mario Martone. Il suo ultimo lavoro è il romanzo "La via", giunto in libreria il giorno successivo alla sua improvvisa scomparsa, nel giugno del 2008.
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