Martignoni, Clelia

Persona
Clelia Martignoni al Festivaletteratura 2010 - ©Festivaletteratura
Clelia Martignoni è docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea all'Università di Pavia. Allieva di Dante Isella, Cesare Segre e Maria Corti, fa parte del Comitato direttivo della rivista "Strumenti critici", dirige la rivista gaddiana fondata da Dante Isella ("I Quaderni dell'Ingegnere") e fa parte del Comitato del Fondo Manoscritti dell'Università di Pavia e della rivista "Autografo", come pure del Comitato dell'edizione nazionale di Gabriele D'Annunzio. Il suo lavoro filologico e critico si è orientato sulla letteratura postunitaria e novecentesca, con molteplici edizioni e saggi, dalle opere di Cardarelli e Piovene (pubblicate presso i Meridiani Mondadori e in altre sedi editoriali), a studi su D'Annunzio, sulla sperimentazione vociana, e su molteplici autori e generi di prosa e poesia, indagandone i processi genetici e critici: da Gianna Manzini (di cui ha studiato e inventariato un cospicuo archivio presso la Fondazione Mondadori, e procurato molte edizioni), al romanzo di formazione novecentesco, a Gadda, a Landolfi, ad Arbasino (su cui ha pubblicato con due allieve pavesi il libro "La scrittura infinita"), a Soldati, a Sereni, a Raffaello Baldini (cui ha dedicato la monografia "Per non finire", 2004). Con Cesare Segre, coordinando un'équipe di studiosi di formazione pavese, ha curato i manuali letterari "Testi della storia" e "Leggere il mondo".
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Bibliografia

"Per una storia dell'autobiografismo metafisico vociano", Intrapresa, 1984
"Il porco comodo", Manni, 1997
"La scrittura infinita di Alberto Arbasino. Studi su Fratelli d'Italia", Interlinea, 1999
"Per non finire. La poesia di Raffaello Baldini", Campanotto, 2004
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