Lanzmann, Claude

Persona
Nato a Parigi nel 1925, Claude Lanzmann è regista, sceneggiatore e produttore cinematografico. Protagonista della Resistenza, alla fine del conflitto è nominato Cavaliere della Legion d'Onore e Commendatore dell'Ordine Nazionale del Merito. Ultimati gli studi di filosofia, insegna Letteratura francese e Filosofia all'Università di Berlino durante il blocco e, nel 1952, conosce Jean Paul Sartre e Simone de Beauvoir, con i quali stringe una forte amicizia e una duratura collaborazione: scrive per la loro rivista "Les temps modernes", di cui diventa poi direttore. Rimane memorabile il numero curato dallo stesso Lanzmann sul conflitto arabo-israeliano, in cui si confrontano esponenti dei due fronti spiegando le loro ragioni. Dal 1970 decide di dedicarsi al cinema: la sua opera prima "Pourquoi Israel" (1973) vuole chiarire i motivi dell'apparente paradosso per cui il regista-autore è sia fermo sostenitore dell'anticolonialismo - è, infatti, tra i firmatari del Manifesto contro la repressione in Algeria nel 1954 - sia strenuo difensore del diritto di Israele a esistere. Il lungometraggio che lo rende celebre in tutto il mondo è "Shoah", della durata di nove ore e mezza, la cui lavorazione lo impegna dal 1974 al 1985. Il film riceve numerosissimi riconoscimenti e ne esiste una versione in dvd. A concludere la trilogia su Israele, Lanzmann gira "Tsahal" nel 1994. Nel 2009 pubblica una sua biografia, "La lièvre de Patagonie" per i tipi di Gallimard, uscito in Italia nel 2010 per Rizzoli.
Born in Paris in 1925, Claude Lanzman is a director, scriptwriter and cinema producer. As a protagonist of the underground movement, at the end of the conflict he was appointed Knight of the Legion of Honour and Commendatore of the National Order of Merit. After completing his studies in Philosophy he taught French Literature and Philosophy at the University of Berlin during the blockade and in 1952 he met Jean Paul Sartre and Simone de Beauvoir with whom he stroke up a strong and long-lasting friendship writing for their magazine "Les Temps Modernes", which he edits. Since 1970, he decided to deal with cinema. In his first production "Pourquoi Israel" (1973) he aimed at making clear the reasons of the apparent paradox in which the director-author is both a staunch supporter of anti colonialism, indeed he is amongst the signatories of the Manifesto against the repression in Algeria in 1954, and a strenuous defender of Israel's right to exist. The feature film that made him famous the world over is the 9 and a half-hour long "Shoah", on which Lanzmann worked from 1974 to 1985. It was met with success and prizes for its completeness. Concluding the trilogy on Israel in 1994, Lanzmann shot "Tsahal", while in 2009, Gallimard published a biography "La lievre de Patagonie".

Bibliografia

"Un vivo che passa. Auscwitz 1943 - Theresienstadt 1944", Cronopio, 2003
"Shoah", Einaudi, 2007
"Pourquoi Israel", Why not productions, 2007
"Tsahal", Why not productions, 2008
"La lepre della Patagonia", Rizzoli, 2010
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