Levi, Arrigo
Persona
Voce rappresentativa della stampa e del giornalismo radiotelevisivo, Arrigo Levi è nato a Modena nel 1926. Membro di un'agiata famiglia della comunità ebraica - costretta alla fuga in Argentina dopo l'emanazione delle leggi razziali - ha iniziato la sua carriera giornalistica a Buenos Aires. Rientrato in Italia nel secondo dopoguerra, dal 1946 al 1948 ha diretto la "Gazzetta di Modena". È stato corrispondente da Londra per la "Gazzetta del Popolo" e, negli anni '60, corrispondente da Mosca per il "Corriere della Sera" e "Il Giorno". Dal 1973 al 1978 è stato redattore capo de "La Stampa" e di "Stampa sera". Dal 1979 al 1983 ha curato la rubrica internazionale del "Times" e nel 1988 è diventato capo editorialista del "Corriere della Sera". Primo giornalista professionista a condurre il telegiornale RAI, per la Radiotelevisione italiana ha diretto numerosi programmi informativi e di approfondimento, tra cui "Tam tam" (1981), "Punto sette" e "Tivù tivù" (1982-1987), il programma settimanale "I giorni dell'infanzia" (1993) ed "Emozioni Tv" (1995). Nel 1997 ha realizzato insieme a Raffaello Uboldi la storica serie televisiva "Gli archivi del Cremlino" e nel 1999 ha condotto su RaiUno "C'era una volta la Russia". Nel corso della sua carriera è stato insignito del Premio Trento per il giornalismo (1987), del Premio Luigi Barzini come miglior corrispondente dell'anno (1995) e del Premio Ischia Internazionale di Giornalismo (2001).
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