Livi, Grazia

Persona
Nata a Firenze nel 1930, Grazia Livi era scrittrice e saggista. Dopo la laurea in Filologia Romanza con Gianfranco Contini, scrive il suo primo romanzo "Gli scapoli di Londra" (Sansoni, 1958), con il quale vince il Premio Bagutta Tre Signore. Intrapresa negli anni Sessanta la carriera giornalistica come inviata per diverse riviste (tra cui " Il Mondo", "L'Europeo" e "Epoca"), presto l'abbandona per dedicarsi completamente alla letteratura. Nel 1978 pubblica "La distanza e l'amore" (Garzanti) seguito due anni dopo da "L'approdo invisibile" (Garzanti, 1980). Autrice di raccolte di racconti tra cui spiccano "Vincoli segreti" (La Tartaruga, 1994), finalista al Premio Strega, e "La finestra illuminata" (La Tartaruga, 2000), Grazia Livi è anche una raffinata saggista. Con "Le lettere del mio nome" (Tartaruga 1991), un'indagine sullo specifico femminile nella letteratura attraverso il modello di scrittrici come Virginia Woolf, Gertrude Stein e Anna Banti, vince il Premio Viareggio per la Saggistica nel 1991. Più autobiografico è, invece, l'itinerario letterario tracciato in "Narrare è un destino. Da Virginia Woolf a Karen Blixen, da Anna Banti a Dolores Prato" (La Tartaruga, 2002), vincitore del Premio Donna Città di Roma: un percorso attraverso le opere delle grandi autrici del passato alla scoperta della propria originale forma di scrittura. Nel 2006 ottiene il Premio Alessandro Manzoni per il romanzo "Lo sposo impaziente" (Garzanti, 2006), con protagonisti Tolstoj e la giovane moglie durante un viaggio in carrozza, un appassionante confronto tra due personalità molto diverse tra loro. "Il vento e la moto. Passioni, nostalgie, fughe, dolcezze" (Garzanti 2008) è il suo ultimo romanzo dedicato al rapporto complesso tra madre e figlio nelle sue diverse fasi. Muore il 18 gennaio del 2015.
Born in Florence in 1930, Grazia Livi is a writer and essayist. After graduating in Romance Philology with Gianfranco Contini, she wrote her first novel "Gli scapoli di Londra" (Sansoni, 1958) which won her the Tre Signore Bagutta Prize. In the 70s she started her career in journalism as a correspondent for several magazines including "Il Mondo", "L'Europeo", and "Epoca", but later she abandoned that to devote herself fully to literature. In 1978 she published "La distanza e l'amore" (Garzanti) followed by "L'approdo invisibile" (Garzanti) two years later. She authored collections of stories including "Vincoli segreti" (La Tartaruga, 1994), Strega Prize finalist, and "La Finestra illuminata" (La Tartaruga, 2000) and she is also a refined essayist. With "Le lettere del mio nome" (Tartaruga 1991), an insight into women's issues in literature through the model offered by Virginia Woolf, Gertrude Stein and Anna Banti, she won the Viareggio Prize for Essay-writing in 1991. Her "Narrare è un destino. Da Virginia Woolf a Karen Blixen, da Anna Banti a Dolores Prato" (La Tartaruga, 2002), Donna Città di Roma Prize winner, is more autobiographical: a journey through great past authoresses in search of one's own writing style. In 2006 she was awarded the Alessandro Manzoni Prize for the novel "Lo sposo impaziente" (Garzanti, 2006) with protagonists Tolstoj and his young wife while driving in a coach, a riveting comparison between two very different personalities. "Il vento e la moto. Passioni, nostalgie, fughe, dolcezze" (Garzanti, 2008) is her latest novel about the complex relation between mother and child in its various stages.

Bibliografia

"Gli scapoli di Londra", Sansoni, 1958 (1959)
"La distanza e l'amore", Garzanti, 1978
"L'approdo invisibile", Garzanti, 1980 (Lampi di stampa, 2010)
"Da una stanza all'altra", Garzanti, 1984 (La Tartaruga, 1992)
"Le lettere del mio nome", La Tartaruga, 1991 (2003)
"Vincoli segreti", La Tartaruga, 1994
"La finestra illuminata", La Tartaruga, 2000
"Narrare è un destino. Da Virginia Woolf a Karen Blixen, da Anna Banti a Dolores Prato", La Tartaruga, 2002
"Lo sposo impaziente", Garzanti, 2006 (2010)
"Il vento e la moto. Passioni, nostalgie, fughe, dolcezze", Garzanti, 2008
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