Zucchi, Emilio

Emilio Zucchi è nato nel 1963 a Parma, dove vive. Il suo ultimo libro di versi, il breve poema civile ''Le midolla del male'' (2010, prefazione di Giuseppe Conte, Premio Toti Scialoja), mette in scena i crimini commessi dai torturatori fascisti capeggiati da Pietro Koch ai danni delle donne e degli uomini della Resistenza. La tragica vicenda, ambientata a Firenze, Roma, Parma, Milano e fitta di personaggi realmente esistiti, ha per protagonista una delle vittime di Koch, la partigiana cattolica toscana Anna Maria Enriques, orribilmente seviziata e uccisa. Il libro, ancor più di quelli pubblicati in precedenza dall'autore, ha avuto un grande successo di critica sui più autorevoli giornali nazionali. L'esordio letterario di Zucchi risale al '94, con la raccolta ''Il pane'', recensita con interesse da Giovanni Giudici. Le altre sue raccolte poetiche sono ''Il pioppo genuflesso'' (2001, prefazione di Mario Luzi) e ''Tra le cose che aspettano'' (2007, prefazione di Maurizio Cucchi, finalista ai premi Viareggio-Répaci e CetonaVerde Poesia). La poesia di Zucchi, da sempre legata a schemi metrici tradizionali, alterna e talora mescola situazioni e temi civili (esistenze alienate nel cemento e nel traffico delle periferie urbane, immigrati africani emarginati e sfruttati, prostitute staniere schiavizzate, campi nomadi, lontane ma non ancora rimarginate ferite della storia italiana) a improvvise e a volte violente rappresentazioni della realtà naturale (lupi e altra fauna selvatica sofferente e braccata tra colline e montagne rappresentate nel volgersi delle stagioni), di cui sembra isolare il mistero e l'inspiegabile sacralità. Una dolorosa «pietas» unisce entrambi gli aspetti della poesia di Zucchi, che, come critico letterario, scrive su ''Poesia'' e sulla ''Gazzetta di Parma'', di cui è redattore della pagina culturale.