Chirbes, Rafael
Persona
Rafael Chirbes al Festivaletteratura 2014 - ©Festivaletteratura
Scrittore e critico letterario valenciano (Tavernes de la Valldigna, 1949) cresciuto in una scuola per orfani di ferrovieri, si trasferisce a Madrid a 16 anni per studiare Storia Moderna e Contemporanea. Finiti gli studi vive tra Marrakech, Parigi, Barcellona, La Coruña e l'Estremadura, per poi ristabilirsi a Valencia, dove si dedica alla critica letteraria e gastronomica e alla narrativa di viaggio. Nel 1988 pubblica il suo primo romanzo, "Mimoun": nello stesso anno l'opera arriva in finale al Premio Herralde de la Novela, assegnato ogni anno dalla casa editrice Anagrama a un romanzo inedito in lingua spagnola. Alla promettente opera prima farà seguito una produzione feconda e ricca di riconoscimenti. Con "Una lunga marcia" (1996), Chiribes si aggiudica in Germania il Premio SWR-Bestenliste e inizia una trilogia sulla società spagnola dopo il franchismo che continua con "La caduta di Madrid" (2000, edizione italiana 2002) e "Los viejos amigos" (2003). Nel 2007, con "Crematorio", si aggiudica il Premio de la Crítica della narrativa castigliana. Adattato per il piccolo schermo per Canal+ nel 2011, il romanzo (noto in Italia come "L'equatore delle cose") è un ritratto della società valenciana negli anni della speculazione immobiliare. Il suo ultimo lavoro, "En la orilla" (2013, uscito in Italia con il titolo "Sulla sponda"), è considerato unanimemente come una delle opere più importanti della narrativa spagnola contemporanea, e in patria ha consentito all'autore di aggiudicarsi per la seconda volta il Premio de la Crítica. Rafael Chierbes muore il 15 agosto 2015.
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