B., David

David B. (pseudonimo di Pierre-François David Beauchard) nasce nel 1959 a Nîmes ed è uno dei più importanti autori grafici degli ultimi decenni, famoso per le sequenze oniriche e surreali delle sue opere. La sua infanzia e gioventù è oscurata dalla malattia del fratello. Terminata la scuola, si trasferisce a Parigi e studia Disegno. Per un periodo lavora nella pubblicità, prima di dedicarsi interamente al fumetto. Nel 1986 pubblica il suo primo album. Con la casa editrice L'Association, fondata nel 1990 con altri fumettisti (tra i quali J. C. Menu, Killoffer, Lewis Trondheim) rivoluziona il fumetto alternativo europeo, introducendo un nuovo approccio al formato, ai soggetti e allo stile. Le figure di David B. sono stilizzate, i disegni in bianco/nero, con grande aree nere che lasciano spazio all'immaginazione del lettore. Non si tratta di semplici storie illustrate, ma di un vero e proprio ibrido: «Il fumetto - asserisce infatti in un'intervista a "Ultrazine" - è una scrittura che fonde testo e disegno». Le sue opere sono accompagnate da una ricerca sulla qualità poetica di sogni, incubi e mondi surreali, con una forte presenza del tema della morte. Dal 1996 al 2003 lavora all'opera autobiografica "Il grande male", pluripremiato capolavoro che racconta la sua vita insieme al fratello epilettico. Con la serie "Babel" firma poi un epilogo, concentrato più sul suo punto di vista personale. In Francia ha pubblicato più di 20 libri, collaborando anche insieme ad artisti come Joann Sfar, Christophe Blain ed Emmanuel Guilbert. Attualmente il regista Christophe Gérard sta lavorando a una riduzione cinematografica de "Il grande male".